di Danilo Colacino – Il primo ad arrivare in sala stampa è stato un raggiante ma compassato Walter Alfredo Novellino, che ha rimarcato il fatto di aver assistito a una bella partita fra due squadre che a suo avviso non appartengono alla Serie C bensì a categorie superiori. Ma nel prosieguo ha aggiunto: “Siamo stati ordinati e non condizionati dal gol a freddo subìto da un’avversaria temibile. Ho infatti molto rispetto per il Catanzaro, che non è stato lezioso. Semmai attento nel mettere in pratica il suo abituale buon gioco. Io ho cercato invece di creargli delle difficoltà, limitandone e soprattutto minandone le certezze. Sapete che sono arrivato da dieci giorni e quindi ho lavorato per lo più sulla testa dei ragazzi. Non vedevo l’ora di fare il 3-5-2, giovandomi di Marchese (mai schierato prima finora, ndr). Infine dico che, conoscendo i metodi di preparazione della gara di Auteri, ho puntato ad avere i reparti ben collegati”.
A seguire l’allenatore in seconda delle Aquile, Loreno Cassia (Video in basso), in panca al posto dello squalificato “titolare” Gaetano Auteri: “Abbiamo concesso troppo campo al Catania. Ci bastava poco per non subire il pareggio e chiudere i conti. Invece prima è arrivato l’1 a 1 e poi la nostra disattenzione di inizio ripresa pagata con un’amara sconfitta casalinga in uno scontro diretto davanti a tanta gente che faceva il tifo per noi. Eppure la prestazione c’è stata. Peccato. Abbiamo commesso due errori che ci sono costati la partita. La squadra però non mi è dispiaciuta e comunque non mi sembra proprio che sia il momento di fare processi. Dobbiamo solo tornare ad allenarci bene. Concentrati. Ribadisco: Mi spiace per le defaillance mostrate, ma quando si mangia tanto è inevitabile fare molliche. In altri termini, se produci molto, puoi sbagliare più di qualcosa”.
A seguire l’allenatore in seconda delle Aquile, Loreno Cassia (Video in basso), in panca al posto dello squalificato “titolare” Gaetano Auteri: “Abbiamo concesso troppo campo al Catania. Ci bastava poco per non subire il pareggio e chiudere i conti. Invece prima è arrivato l’1 a 1 e poi la nostra disattenzione di inizio ripresa pagata con un’amara sconfitta casalinga in uno scontro diretto davanti a tanta gente che faceva il tifo per noi. Eppure la prestazione c’è stata. Peccato. Abbiamo commesso due errori che ci sono costati la partita. La squadra però non mi è dispiaciuta e comunque non mi sembra proprio che sia il momento di fare processi. Dobbiamo solo tornare ad allenarci bene. Concentrati. Ribadisco: Mi spiace per le defaillance mostrate, ma quando si mangia tanto è inevitabile fare molliche. In altri termini, se produci molto, puoi sbagliare più di qualcosa”.
Ad avviso di Mattia Maita (Video in basso): “Contro rivali così forti al primo sbaglio vieni castigato. Nel secondo tempo, poi, il vento è stato il nostro avversario in più. Su di me c’è stato un fallo in area, ma era un rigore che si poteva e non si poteva dare. Comunque sia, a punirci sono stati gli episodi, inutile star qui a far chiacchiere. Senza contare che i siciliani sono davvero forti”.
Felice come una Pasqua Matteo Di Piazza: “Dobbiamo iniziare a mostrare questa determinazione. Forse da adesso in avanti dobbiamo avere questa cattiveria. Ho scelto Catania invece di Catanzaro, perché pur essendo due realtà di grande importanza dovevo prendere una decisione. È andata così”.
A chiudere un cinico Alessandro Marotta: “Mi fate dei complimenti e fa piacere riceverli. Ma vi dico che noi ricordavamo la partita d’andata in cui abbiamo preso una grossa bambola e ce la siamo legata al dito. Motivo per cui siamo scesi in campo con il coltello tra i denti. Perché ho esultato in quel modo (irridendo i tifosi del Catanzaro con le mani alle orecchie dopo il gol, ndr)? Semplice: sono fatto così. Ma sono padre e so quando sbaglio. Chiedo scusa, allora. Su Novellino penso che sia molto bravo, però anche Sottil lo era. Solo che nel calcio paga sempre il tecnico, non potendosi mandare via 20 giocatori”.