Hanno preso il via le celebrazioni del 77° anniversario della Fondazione della Repubblica Italiana a Catanzaro. La cerimonia celebrativa, in atto presso il Monumento ai Caduti in Piazza Matteotti, prevede l’Alzabandiera, la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e la deposizione della corona da parte del prefetto di Catanzaro Enrico Ricci, accompagnato dal comandante della Legione Carabinieri Calabria, Gen. D. Pietro Francesco Salsano, sulle note della Marcia del Piave. La manifestazione proseguirà al Teatro Politeama Mario Foglietti in Via Jannoni, alle ore 11, dove il prefetto procederà alla consegna – ai congiunti – di cinque Medaglie d’Onore alla memoria, concesse dal Presidente della Repubblica a “cittadini italiani, militari e civili deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto e per l’economia di guerra”. A seguire, verranno insigniti, con la consegna delle Onorificenze al Merito della Repubblica Italiana, tredici cittadini della provincia di Catanzaro, che si sono distinti “nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari”.
Il messaggio del presidente Mattarella
Il messaggio del presidente Mattarella
“Il 2 giugno è la festa di noi italiani, che abbiamo scelto e voluto la Repubblica. La forma repubblicana venne preferita alla monarchia e acquisì la sua concreta configurazione con la Carta costituzionale”. Queste il discorso del Capo dello Stato letto dal prefetto di Catanzaro, Enrico Ricci, durante la celebrazione. “Le forme che regolano la nostra convivenza sono la declinazione di principi che ritroviamo nella prima parte della Costituzione. La centralità della persona, il riconoscimento della sua integrità e inviolabilità, il primato dell’uguaglianza tra gli esseri umani, la dignità, la libertà, la solidarietà, i diritti e i doveri caratterizzano la struttura democratica del nuovo Stato nato dalla Liberazione. Sono valori che appartengono a tutti i cittadini. Sono nostri – conclude il messaggio del presidente della Repubblica – e vivono nella società nel passaggio tra generazioni nella partecipazione attiva alla vita civile”.