Catanzaro, Chirillo (Confesercenti): “Usare risorse Por contro la crisi”

Catanzaro Chirillo Confesercenti

“La Regione può spendere, nell’immediato, risorse già disponibili per circa 800 milioni di euro per rilanciare l’economia”.

Lo sottolinea il Presidente di Confesercenti Catanzaro, Francesco Chirillo, riprendendo i contenuti del documento Anci-Upi Calabria sottoscritto dalla stessa associazione imprenditoriale: “Misure di contrasto alla crisi da pandemia”. “Una analisi, quella di Anci e Upi – spiega Chirillo – purtroppo stranamente passata sotto silenzio ma che, invece, mette bene in evidenza gli effetti indotti dal coronavirus sul mondo produttivo e, soprattutto, indica obiettivi e coperture, finanziabili attraverso una rimodulazione complessiva delle risorse disponibili sul POR 2014/2020 e sul PAC/FSC non impegnate e stimate, appunto, in circa 800 milioni di euro”. Chirillo condivide, in particolare, con Anci e Upi l’appello “per una iniezione urgente di liquidità nell’economia calabrese”.

Lo sottolinea il Presidente di Confesercenti Catanzaro, Francesco Chirillo, riprendendo i contenuti del documento Anci-Upi Calabria sottoscritto dalla stessa associazione imprenditoriale: “Misure di contrasto alla crisi da pandemia”. “Una analisi, quella di Anci e Upi – spiega Chirillo – purtroppo stranamente passata sotto silenzio ma che, invece, mette bene in evidenza gli effetti indotti dal coronavirus sul mondo produttivo e, soprattutto, indica obiettivi e coperture, finanziabili attraverso una rimodulazione complessiva delle risorse disponibili sul POR 2014/2020 e sul PAC/FSC non impegnate e stimate, appunto, in circa 800 milioni di euro”. Chirillo condivide, in particolare, con Anci e Upi l’appello “per una iniezione urgente di liquidità nell’economia calabrese”.

Punti fermi della strategia proposta e fortemente sostenuta dal presidente di Confesercenti Catanzaro: “1) Il rilancio delle grandi opere pubbliche strategiche regionali, già finanziate, attraverso lo strumento legislativo dello sblocca-cantieri; 2) interventi di sostegno al rilancio della domanda interna per commercio, artigianato e servizi, con un bonus del 20-25% di sconto riconosciuto sugli acquisti effettuati da privati nei primi due mesi, a fronte di una campagna di promozioni commerciali che invogli le famiglie agli acquisti, e di marketing dei consumi locali da parte dei cittadini; 3) aiuti a fondo perduto attraverso finanziamenti da 5mila a 10mila euro per le circa 60mila imprese calabresi e i professionisti con partita Iva, le cui attività sono state soggette a chiusura o restrizioni da Covid19”.

Vere e proprie “iniziative shock” ma soprattutto “investimenti organici a sostegno dell’economia regionale che non richiedono alchimie contabili essendo già disponibile tutta la dotazione finanziaria richiesta, in considerazione del fatto che la dotazione finanziaria del POR Calabria 2014/2020 è di oltre 2 miliardi e presenta una spesa parziale pari al 27%, mentre le procedure attivate sono costituite in prevalenza da Progetti Sponda/Coerenti che producono risorse liberate, ma che potrebbero portare ad una urgente riprogrammazione finanziaria, evitando così ogni rischio (paventato nel DIPE) di definanziamento di risorse da parte del governo a favore dell’emergenza sanitaria nel Nord Italia”.

Redazione Calabria 7

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