Catanzaro, cittadino marocchino ai domiciliari dopo presunta rapina a mano armata

Donna aggredita a Soverato

(D.C.) – Arresti domiciliari per Ouazi Bouchib, di nazionalità marocchina, dopo l’udienza di convalida in carcere in virtù del parziale accoglimento della tesi difensiva sostenuta dall’avvocato Elio Bruno.

Il legale del cittadino magrebino, residente in Italia e attualmente nella città di Catanzaro, ha infatti confutato l’iniziale accusa di rapina a mano armata – con l’uso di un coltello – porto abusivo d’armi e lesione.

Il legale del cittadino magrebino, residente in Italia e attualmente nella città di Catanzaro, ha infatti confutato l’iniziale accusa di rapina a mano armata – con l’uso di un coltello – porto abusivo d’armi e lesione.

Reati che, se successivamente riconosciuti a carico del Bouchib, lo porterebbero a subire una condanna da 6 a 20 anni di carcere.

Ma intanto l’imputato è, come premesso, stato sottoposto a una misura cautelare affievolita dopo essere stato tratto in arresto lo scorso Primo Maggio dai carabinieri in pieno centro storico.

Lo stesso provvedimento è scattato a seguito di un acceso diverbio con un suo connazionale e il presunto tentativo di derubarlo, in particolare del telefono, appunto mediante l’uso di una lama, peraltro rinvenuta dai militari dell’Arma intervenuti.

Ma che l’accusato ha detto di non aver portato con sé e quindi usato a scopo intimidatorio. 

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
Sul posto vigili del fuoco, carabinieri e guardia di finanza. Strada al momento chiusa al transito in entrambi i sensi di marcia
A scoprire il murale sono stati il prefetto di Cosenza, il comandante della Legione Carabinieri "Calabria" e il sindaco di Diamante
Il testo affronta in modo critico le tematiche più rilevanti del sistema penale italiano con un taglio volutamente discorsivo
Le dichiarazioni di un superstite nel corso dell’incidente probatorio: "Si sono fatti mandare le nostre foto in Calabria per vedere chi era vivo"
Proseguono le indagini dei Carabinieri per fare maggiore chiarezza su quanto accaduto nel comune in provincia di Cosenza
Il sindaco ha incontrato Paolo e Ivan, entrambi di 23 anni, che quella notte si trovavano a Cutro per pescare e, senza esitare, hanno dato il via agli aiuti riuscendo a portare in salvo numerose persone
Nel corso dell’incontro istituzionale si è dialogato costruttivamente sul funzionamento e delle future competenze di Arpacal
Gli aggressori, di età compresa fra i 23 ed i 32 anni, sono stati deferiti per rapina aggravata dal fatto di essere commessa da più persone riunite e dall’uso di armi
RUBRICHE

Calabria7 utilizza cookie, suoi e di terze parti, per offrirti il miglior servizio possibile, misurare il coinvolgimento degli utenti e offrire contenuti mirati.

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2023 © All rights reserved