(D.C.) – Arresti domiciliari per Ouazi Bouchib, di nazionalità marocchina, dopo l’udienza di convalida in carcere in virtù del parziale accoglimento della tesi difensiva sostenuta dall’avvocato Elio Bruno.
Il legale del cittadino magrebino, residente in Italia e attualmente nella città di Catanzaro, ha infatti confutato l’iniziale accusa di rapina a mano armata – con l’uso di un coltello – porto abusivo d’armi e lesione.
Il legale del cittadino magrebino, residente in Italia e attualmente nella città di Catanzaro, ha infatti confutato l’iniziale accusa di rapina a mano armata – con l’uso di un coltello – porto abusivo d’armi e lesione.
Reati che, se successivamente riconosciuti a carico del Bouchib, lo porterebbero a subire una condanna da 6 a 20 anni di carcere.
Ma intanto l’imputato è, come premesso, stato sottoposto a una misura cautelare affievolita dopo essere stato tratto in arresto lo scorso Primo Maggio dai carabinieri in pieno centro storico.
Lo stesso provvedimento è scattato a seguito di un acceso diverbio con un suo connazionale e il presunto tentativo di derubarlo, in particolare del telefono, appunto mediante l’uso di una lama, peraltro rinvenuta dai militari dell’Arma intervenuti.
Ma che l’accusato ha detto di non aver portato con sé e quindi usato a scopo intimidatorio.