Catanzaro, commissioni consiliari: “La proposta della Lega è aria fritta”

Nota del presidente della Quarta commissione e consigliera comunale espressione di Forza Italia, Manuela Costanzo, ha parlato delle proposte della Lega sulle commissioni.

“Da un alleato con cui governiamo la Provincia di Catanzaro, seppur da pochi mesi, ci si aspetterebbero leale collaborazione e proposte costruttive e non il mero solletichio all’istinto forcaiolo di alcuni. Il tema dei costi della politica è stato in questi anni oggetto di reale demagogia e i risultati dell’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti sono sotto gli occhi di tutti, ma cavalcare a Catanzaro tale la questione in maniera “standard” non so quanto possa essere un’opzione utile al dibattito pubblico”.

“Da un alleato con cui governiamo la Provincia di Catanzaro, seppur da pochi mesi, ci si aspetterebbero leale collaborazione e proposte costruttive e non il mero solletichio all’istinto forcaiolo di alcuni. Il tema dei costi della politica è stato in questi anni oggetto di reale demagogia e i risultati dell’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti sono sotto gli occhi di tutti, ma cavalcare a Catanzaro tale la questione in maniera “standard” non so quanto possa essere un’opzione utile al dibattito pubblico”.

“Ecco, quello che manca da parte degli amici leghisti – continua – è una proposta concretamente realizzabile. Certo, con i proclami si potrà forse fomentare la pancia dell’elettorato, ma non si affrontano correttamente i problemi. Le proposte avanzate sulle Commissioni consiliari, che mi riservo di visionare qualora vengano poste all’attenzione degli organismi comunali, paiono più che altro aria fritta, perché di pura competenza del Parlamento nazionale.

Il cosiddetto “gettone di presenza” per i consiglieri comunali è previsto dalla legge nazionale con parametri ben definiti ed è già stato oggetto di molte revisioni al ribasso negli anni.  Già nel 2008, con il Decreto Legge 112 si sospese la possibilità di incrementare il gettone, come in precedenza previsto dal comma 10 dell’art. 82 del TUEL, mentre nel 2005 con la legge 266 si erano ridotti del 10% gli importi fissati dal decreto ministeriale del 2000, per poi arrivare nel 2010, con la legge 78, ad una ulteriore riduzione. Azione lodevole alla luce delle esigenze di rafforzamento delle misure di contenimento e controllo della spesa che costituiscono uno dei principali obiettivi cui è finalizzata l’azione politica dei governi nazionali e locali degli ultimi anni, funzionale alla correzione e al risanamento dei conti di finanza pubblica, ma arrivare a voler azzerare la politica comunale mi pare eccessivo.

La Lega, quindi, ci dica con chiarezza – conclude Manuela Costanzo – se per loro le commissioni consiliari vanno abolite (facoltà prevista per legge e per Statuto comunale) o se i consiglieri comunali debbano essere solamente ricchi altoborghesi capaci di autosostenersi, come nell’Italia di fine ‘800, oppure ancora se sia il caso di continuare a lavorare per il bene dei catanzaresi senza inutili provocazioni propagandistiche”.

Redazione Calabria 7

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