Catanzaro con Abramo: da Regione tagli drastici, a rischio servizi Amc

Contratti amc

“Nel corso di questi ultimi anni più volte è stata sollevata l’attenzione sugli ingenti tagli effettuati dalla Regione sul chilometraggio del trasporto pubblico e in base al quale vengono riconosciuti i contributi per l’espletamento del servizio da parte dell’Amc. Oggi apprendiamo dalla stampa che è stata stanziata dalle casse regionali, con un’apposita misura inserita in legge di stabilità, una somma di 400mila euro per agevolazioni a vantaggio degli appartenenti alle forze dell’ordine sul costo degli abbonamenti fino all’80% per viaggiare su autobus e treni. Senza nulla togliere alla bontà del provvedimento, riteniamo però che un tale investimento non possa e non debba essere varato senza tenere in eguale considerazione anche il livello di qualità del trasporto pubblico locale della città Capoluogo”.  E’ quanto i legge in una nota del gruppo Catanzaro con Abramo.

Catanzaro, infatti, nonostante le tante e giustificate richieste di maggiori finanziamenti, assiste, al contrario, da anni ad una sempre più progressiva riduzione delle quote regionali che non consentono di far fronte adeguatamente alla domanda di mobilità. Ad esempio- aggiunge Catanzaro con Abramo – una nota fortemente critica riguarda i collegamenti verso il Campus universitario che, alle condizioni finanziarie attuali, non possono essere sostenuti dall’Amc. Dalla bozza del nuovo Piano dei servizi minimi, inoltre, sembrerebbe emergere un’ulteriore e pesante contrazione del chilometraggio, nell’ambito della futura messa in gara dei servizi, alla cui regolamentazione il management dell’Azienda avrebbe già espresso le proprie forti perplessità. In particolare, nella riorganizzazione dei servizi legati ai bacini d’ambito, Catanzaro rischia di essere relegata ad un ruolo marginale a causa di tagli drastici che metterebbero in serio pericolo la continuità dei servizi resi dall’Azienda municipalizzata”.

Catanzaro, infatti, nonostante le tante e giustificate richieste di maggiori finanziamenti, assiste, al contrario, da anni ad una sempre più progressiva riduzione delle quote regionali che non consentono di far fronte adeguatamente alla domanda di mobilità. Ad esempio- aggiunge Catanzaro con Abramo – una nota fortemente critica riguarda i collegamenti verso il Campus universitario che, alle condizioni finanziarie attuali, non possono essere sostenuti dall’Amc. Dalla bozza del nuovo Piano dei servizi minimi, inoltre, sembrerebbe emergere un’ulteriore e pesante contrazione del chilometraggio, nell’ambito della futura messa in gara dei servizi, alla cui regolamentazione il management dell’Azienda avrebbe già espresso le proprie forti perplessità. In particolare, nella riorganizzazione dei servizi legati ai bacini d’ambito, Catanzaro rischia di essere relegata ad un ruolo marginale a causa di tagli drastici che metterebbero in serio pericolo la continuità dei servizi resi dall’Azienda municipalizzata”.

“Auspichiamo – conclude la nota – , perciò, che oltre ad agevolazioni utili come quelli per le forze armate, la Regione decida di invertire la rotta nei confronti del Capoluogo e dei suoi cittadini che meritano una risposta diversa e concreta ai bisogni di mobilità”.

redazione Calabria 7

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