Sergio Costanzo, consigliere comunale di “Fare per Catanzaro”, attraverso una nota stampa, vuole vederci chiaro sulla questione “Global Strade”, il progetto da 18 milioni di euro proposto dal sindaco Abramo per l’affidamento delle strade comunali ai privati.
“Il “Global Strade” come il “Safe City” ? La domanda sorge spontanea per le strane analogie procedurali tra il progetto da 18 milioni proposto dal sindaco Abramo per l’affidamento ai privati della gestione e manutenzione delle strade comunali e l’inquietante progetto, sempre proposto da Abramo nel 2013, che affidava senza gara ad una società privata israeliana il compito di installare quasi mille telecamere sul territorio cittadino alla modica cifra di 23 milioni di euro.
“Il “Global Strade” come il “Safe City” ? La domanda sorge spontanea per le strane analogie procedurali tra il progetto da 18 milioni proposto dal sindaco Abramo per l’affidamento ai privati della gestione e manutenzione delle strade comunali e l’inquietante progetto, sempre proposto da Abramo nel 2013, che affidava senza gara ad una società privata israeliana il compito di installare quasi mille telecamere sul territorio cittadino alla modica cifra di 23 milioni di euro.
Quella strana trattativa privata tra il sindaco e e un misterioso e chiacchierato “rappresentante degli israeliani” finì anche sotto la lente d’ingrandimento della Procura per via di intercettazioni da cui emergevano pressioni sulla Regione perché concedesse il finanziamento da 23 milioni di euro al Comune di Catanzaro.
Il metodo è sempre lo stesso. Si gioca emotivamente su emergenze reali e serie (in quel caso la sicurezza, oggi la pessima situazione delle strade comunali) per imbastire colossali e milionarie operazioni dietro le quali non è difficile intravedere corposi interessi economici.
E se per il Grande Fratello israeliano il mediatore era un personaggio discutibile che si aggirava nelle stanze del Comune, per il Global Strade il mediatore sarebbe addirittura un esponente di primo piano del partito del sindaco, di altra provincia, incrociato più volte a Palazzo De Nobili e notato anche nelle varie riunioni su questa operazione.
Ora ci chiediamo perché questa pratica, che riguarda i settori dei lavori pubblici e dei contratti di servizio, non è stata relazionata dagli assessori competenti Franco Longo e Danilo Russo, ed è stata invece avocata a sé dal sindaco ? Una coincidenza ? Forse.
Ricapitolando. Noi non siamo contrari in linea di principio ad ogni iniziativa che miri a migliorare la disastrosa situazione delle strade comunali, di cui il sindaco Abramo, in carica da 22 anni, porta tutta la responsabilità. Vogliamo però che tutto avvenga alla luce del sole e con la massima trasparenza. Siamo nettamente contrari all’affidamento diretto e senza gara di questo servizio che prefigurerebbe un’intesa preventiva – e non sappiamo su quali basi – tra sindaco e il Consorzio Stabile Intesa di Roma, con la mediazione del personaggio politico di cui si parlava in precedenza. Accordo che ha totalmente tagliato fuori i settori di competenza, chiamati solo a ratificare ciò che è stato deciso nelle stanze del sindaco.
In Consiglio comunale si porti una proposta aperta e trasparente che consenta di indire una procedura di gara la più partecipata possibile.
E non ci si venga a raccontare la solita storiella dei risparmi. Risparmiare non sempre significa amministrare bene. E soprattutto non significa scavalcare le leggi”.
Redazione Calabria 7