Poi l’auspicio: “Speriamo che questa quarantena abbia portato un sorriso nelle nostre case”, frase enunciata da una donna e chiaramente udibile nel video in basso. Probabilmente, si comprende come ci sia una forzatura alle norme previste dalla Fase 2 in corso, ma tralasciando questo altri elementi portano a considerare l’episodio avvenuto a Catanzaro fuori luogo. Un passaggio di oggetti e di bicchieri nel momento del brindisi effettuato senza guanti non è l’ideale per evitare un eventuale contagio del Covid, lo dice l’Oms. Le mascherine ci sono, certo, sono indossate, ma la distanza di sicurezza di un metro non sembra essere sempre rispettata. E l’assembramento? Non si conosce l’esatto numero dei partecipanti, ma potrebbe essere un ulteriore strappo alle regole.

Tornando sul brindisi e l’auspicio enunciato nel corso del video è utile ricordare alla signora che lo ha proferito, senza ovviamente giudicarne l’intento, che l’uso delle parole deve essere dimensionato sempre alla realtà dei fatti. E siccome la quarantena non ha portato sorrisi nelle case, ma paura, costrizione, malattia, spesso la morte, si comprende come sarebbe stato più opportuno utilizzare altra tipologia di discorso in un simile contesto. E se vogliamo dirla tutta la quarantena non è finita, ma allentata. Certo, dipende dalle regole date, che uno si dà e che è libero di darsi. (a.m.)