Anche quest’anno in occasione del 2 aprile il mondo si è tinto di blu per promuovere una maggiore consapevolezza sull’autismo. Da quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, per migliorare la qualità della vita di queste persone, per permettere loro di godere di pari opportunità e condurre una vita significativa come parte integrante della società, la sensibilità generale sembra aumentata ma è necessario fare ancora molto per migliorare i servizi e contrastare la discriminazione, l’isolamento e le barriere nei quali vivono gli autistici e i loro familiari.
Il blu, in questa occasione molto sentita da tutta la comunità scolastica, ha colorato anche i tre Plessi dell’IC Pascoli- Aldisio e Laura D’Errico di Catanzaro. Già da anni infatti la scuola ha intrapreso un intenso percorso di sensibilizzazione per favorire l’inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali.
Il blu, in questa occasione molto sentita da tutta la comunità scolastica, ha colorato anche i tre Plessi dell’IC Pascoli- Aldisio e Laura D’Errico di Catanzaro. Già da anni infatti la scuola ha intrapreso un intenso percorso di sensibilizzazione per favorire l’inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali.
La scuola, per la giornata del 2 aprile e per la settimana precedente, si è unita idealmente in un abbraccio per testimoniare che tutti siamo uguali e possiamo dare e ricevere aiuto.
Su iniziativa del dirigente scolastico dott.ssa Lidia Elia e dei docenti, gli alunni sono stati coinvolti in varie attività laboratoriali e creative, di ascolto e di dialogo e hanno realizzato elaborati per promuovere la conoscenza dell’autismo e la solidarietà nei confronti delle persone con tali problematiche. Il colore blu rappresenta il desiderio di conoscenza e di dare e ricevere sicurezza ed è questo che è emerso durante la manifestazione dalle testimonianze degli alunni.
Tale percorso si è rivelato un momento di riflessione e conoscenza per tutta la scolaresca che ha evidenziato che il contesto può cambiare solo se si crea una società informata e consapevole.
L’attenzione e la sensibilità verso tali tematiche non deve rimanere cristallizzata in un’unica occasione ma deve essere tenuta costante affinché la società possa diventare sempre più accogliente e possa fare da ponte tra il mondo e le persone in difficoltà.