Catanzaro, nelle Gallerie del San Giovanni la mostra: “La razza nemica”

Dopo la chiusura di “Solo per colpa di essere nati”, il ricordo della Shoah continua a vivere nella nuova mostra “La razza nemica: la propaganda antisemita nazista e fascista” che sarà inaugurata giovedì 2 maggio, alle ore 18, nelle Gallerie del San Giovanni di Catanzaro. L’evento è promosso dalla Fondazione Museo della Shoah di Roma, in collaborazione con 4Culture e E-bag e l’assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro, a cura di Marcello Pezzetti e Sara Berger. L’inaugurazione sarà preceduta da una presentazione dello stesso curatore Pezzetti, affiancato dagli operatori della 4Culture e dall’assessore alla cultura Ivan Cardamone. La mostra sarà aperta al pubblico fino al 17 maggio, dal martedì alla domenica, dalle 17 alle 20, con ingresso gratuito.

Com’è possibile che centinaia di migliaia di uomini comuni abbiano potuto partecipare attivamente alla persecuzione e all’uccisione della minoranza ebraica dell’intera Europa? L’esposizione intende rispondere a questa domanda analizzando il ruolo, le forme, i contenuti e i protagonisti della propaganda antisemita nella Germania nazista e nell’Italia fascista. Il percorso si snoda su un duplice piano narrativo: da una parte viene offerto uno sguardo sull’evoluzione dell’antisemitismo in Europa all’inizio del ‘900, e dall’altra viene raccontato il ruolo della propaganda nazista e fascista che ha caratterizzato la cosiddetta società di massa, grazie alla nascita e alla diffusione di “nuovi” media come la radio, il cinema e successivamente la televisione. Il viaggio si chiude con un’analisi sulle conseguenze che la propaganda ha avuto sulla sorte degli ebrei d’Europa, dalle misure persecutorie, con l’emanazione delle Leggi di Norimberga (1935) e l’istituzione dei ghetti, che sancirono l’isolamento degli ebrei dal resto della popolazione, per arrivare alle deportazioni e allo sterminio fisico nei campi di morte.

Com’è possibile che centinaia di migliaia di uomini comuni abbiano potuto partecipare attivamente alla persecuzione e all’uccisione della minoranza ebraica dell’intera Europa? L’esposizione intende rispondere a questa domanda analizzando il ruolo, le forme, i contenuti e i protagonisti della propaganda antisemita nella Germania nazista e nell’Italia fascista. Il percorso si snoda su un duplice piano narrativo: da una parte viene offerto uno sguardo sull’evoluzione dell’antisemitismo in Europa all’inizio del ‘900, e dall’altra viene raccontato il ruolo della propaganda nazista e fascista che ha caratterizzato la cosiddetta società di massa, grazie alla nascita e alla diffusione di “nuovi” media come la radio, il cinema e successivamente la televisione. Il viaggio si chiude con un’analisi sulle conseguenze che la propaganda ha avuto sulla sorte degli ebrei d’Europa, dalle misure persecutorie, con l’emanazione delle Leggi di Norimberga (1935) e l’istituzione dei ghetti, che sancirono l’isolamento degli ebrei dal resto della popolazione, per arrivare alle deportazioni e allo sterminio fisico nei campi di morte.

Un evento che rappresenta, dunque, l’ideale prosecuzione della mostra “Solo per colpa di essere nati” che, dopo circa tre mesi di allestimento al Complesso San Giovanni, si è chiusa un bilancio positivo, soprattutto in termini di crescita sociale collettiva. “Sono state tantissime – hanno commentato Simona Cristofaro e Anthony Vatrano di 4Culture – le scolaresche e le famiglie che hanno visitato la mostra con grande interesse e convinta partecipazione. Proprio gli studenti si sono approcciati in maniera seria e con profondo senso di responsabilità ad una tematica certamente non semplice, proponendo spunti di dibattito e riflessioni autentiche in gran parte condivise sugli uccellini adesivi che hanno composto il muro della memoria allestito al termine del percorso. Tutti i messaggi saranno inviati in dono alla senatrice Liliana Segre che ha voluto dare il suo personale contributo alla mostra. E’ stata una sfida stimolante il poter raccontare una delle più grandi tragedie del XX secolo con un linguaggio moderno e innovativo, grazie alle opere dello street artist americano Frank Denota e all’integrazione di supporti e apparati multimediali. La mostra, prodotta interamente in Calabria, ha suscitato grande interesse anche al di fuori dei confini regionali e stiamo lavorando affinché possa essere replicata ed esportata in importanti location nazionali”. 4Culture ed E-bag hanno inteso ringraziare in particolare la Regione Calabria, che ha finanziato l’evento, e tutti i partner: l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, la Fondazione Museo della Shoah di Roma, il Comune di Catanzaro – Assessorato alla Cultura.

Anche la nuova mostra “La razza nemica” si avvale di prestigiosi patrocini come quelli della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione Lazio, di Roma Capitale, dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, del CDEC, Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea e della Comunità Ebraica di Roma. E’ stata allestita, inoltre, con l’organizzazione generale di C.O.R. Creare Organizzare Realizzare e con il contributo di ACEA, dei collaboratori tecnici Istituto Luce Cinecittà e dell’Archivio Centrale dello Stato. La versione della mostra itinerante è stata realizzata dalla Fondazione Museo della Shoah con il contributo dell’UNAR -Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità.

Redazione Calabria 7

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