Catanzaro, nuovo atto vandalico sul lungomare: l’inciviltà batte la generosità

Un destino quasi segnato. Un primo raid vandalico a danneggiarne una parte, ora il secondo raid vandalico che l’ha distrutta.

Stiamo parlando di una delle installazioni sistemate dai cittadini volontari nel quartiere Lido sul lungomare di Catanzaro. Non si comprende il motivo per il quale la mente umana spinge ad azioni del genere, inutili quanto indegne nella forma e nella sostanza e neppure si vuole ergere una installazione di un lungomare come bene primario di una città, ma da questi episodi si comprende come Catanzaro stia diventando una città con troppi individui sregolati e in possesso di un basso livello culturale che ne determina l’identità di disagiato.

Stiamo parlando di una delle installazioni sistemate dai cittadini volontari nel quartiere Lido sul lungomare di Catanzaro. Non si comprende il motivo per il quale la mente umana spinge ad azioni del genere, inutili quanto indegne nella forma e nella sostanza e neppure si vuole ergere una installazione di un lungomare come bene primario di una città, ma da questi episodi si comprende come Catanzaro stia diventando una città con troppi individui sregolati e in possesso di un basso livello culturale che ne determina l’identità di disagiato.

Tuttavia, i cittadini che con tanta dedizione e passione curano gli spazi e le installazioni create per abbellire e rendere più gradevoli le aiuole del lungomare di Catanzaro, protestano per la troppa inciviltà diventata ormai inaccettabile per tutti quei catanzaresi che vogliono vivere la loro città valorizzandola e tutelandola. D’altronde in quest’approccio culturale vi sono le basi per rilanciare il capoluogo partendo proprio dall’orgoglio messo in più occasioni in campo da chi dedica tempo della propria giornata per occuparlo in servizi che offrono un benessere collettivo.

Ecco perché, chi ha distrutto la paperella sul lungomare di Catanzaro, ha distrutto la passione e la dedizione di un altro cittadino e di altri cittadini, che invece di diffondere la cultura del vandalismo e della vigliaccheria, esportano la cultura della condivisione sociale e del rispetto per ciò che ci circonda, che ci appartiene e che appartiene a quello che verrà dopo. Insomma, un atto che va oltre l’ambito del fatto stesso. Sul social arriva la protesta dei cittadini che pretendono il rispetto delle regole, concetto che nel quartiere Lido viene visto in modo decisamente più ampio. Poche regole nella gestione del traffico, della mobilità, dei parcheggi, scarso senso di sicurezza e tanta arroganza da sopportare ostentata proprio da quelli che credono di essere padroni di ogni angolo del mondo che li circonda. La cruda verità è che alcuni catanzaresi dimostrano di essere senza regole fondamentalmente perché chi dovrebbe far rispettare le regole latita troppo spesso.

“Per la seconda volta – scrive Giuseppe Bianco sul gruppo Facebook Sei di Marina di Catanzaro Se…, postando le foto dell’atto vandalico – registriamo danni alla paperella, gentilmente offerta dal Sig. Megna.
Ancora non sappiamo chi sia il responsabile della barbarie, ma sopratutto, non sappiamo il perché del gesto ignobile che lede la bellezza del bene comune. Che venga finalmente l’ora di installare le benedette telecamere?”. Ad ognuno la sua opinione. Intanto, l’inciviltà batte ancora una volta la generosità. (a.m)

Redazione Calabria 7

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