Una sola assoluzione è stata invocata dal pm della distrettuale di Catanzaro Camillo Falvo
Un’assoluzione e ventiquattro richieste di condanna a pene comprese tra i sei mesi e i sedici anni di reclusione sono stati chiesti oggi dal pubblico ministero Camillo Falvo nell’aula bunker davanti al gup Francesca Pizii per gli imputati coinvolti nell’operazione contro il narcotraffico internazionale denominata “Stammer 2 – Melina”, condotta dalla Guardia di Finanza sotto il coordinamento della Dda di Catanzaro. Il pubblico ministero in particolare ha invocato per Rocco Anello, 10 anni di reclusione; Fortunato Baldo, 6 anni 40mila euro di multa; Indrit Buja, 10 anni; Cristian Burzì, 5 anni e 35mila euro di multa; Melina Cannatà, 6 anni , 6 mesi e 650 euro di multa; Francesco Colangelo, 4 anni e 30 mila euro di multa; Gianfranco Contestabile,16 anni e 80mila euro di multa; il dentista Francesco Fiarè, 5 anni e 35mila euro di multa; Andrea Fortuna Ippolito 4 anni e 30mila euro di multa;Gerardo Filippo Gentile, 8 anni; Elvis Hajdini, 6 anni e 9 mesi; Domenico Mancuso, 5 anni, 35mila euro di multa; Shefik Muho, 12 anni; Gregorio Niglia, 6 anni e 45mila euro di multa; Antonio Paladino, 9 anni e 60mila euro di multa; Massimo Pannaci,16 anni e 100mila euro di multa; Giovanni Pastorello, 12 anni di carcere; Giuseppe Vittorio Petullà, 8 anni e 60mila euro di multa; Gianluca Pititto, 9 anni e 75mila euro di multa; Rosario Riccioli, 10 anni e 80mila euro di multa Giuseppe Pititto, 9 anni e 75mila euro di multa; Salvatore Pititto, 16 anni e 150mila euro di multa; Antonio Massimiliano Varone,10 anni e 80 mila euro di multa; Claudio Tortora, 3 anni e 20 mila euro di multa. Per Oksana Verman, il pubblico ministero ha chiesto l’assoluzione.
Un’assoluzione e ventiquattro richieste di condanna a pene comprese tra i sei mesi e i sedici anni di reclusione sono stati chiesti oggi dal pubblico ministero Camillo Falvo nell’aula bunker davanti al gup Francesca Pizii per gli imputati coinvolti nell’operazione contro il narcotraffico internazionale denominata “Stammer 2 – Melina”, condotta dalla Guardia di Finanza sotto il coordinamento della Dda di Catanzaro. Il pubblico ministero in particolare ha invocato per Rocco Anello, 10 anni di reclusione; Fortunato Baldo, 6 anni 40mila euro di multa; Indrit Buja, 10 anni; Cristian Burzì, 5 anni e 35mila euro di multa; Melina Cannatà, 6 anni , 6 mesi e 650 euro di multa; Francesco Colangelo, 4 anni e 30 mila euro di multa; Gianfranco Contestabile,16 anni e 80mila euro di multa; il dentista Francesco Fiarè, 5 anni e 35mila euro di multa; Andrea Fortuna Ippolito 4 anni e 30mila euro di multa;Gerardo Filippo Gentile, 8 anni; Elvis Hajdini, 6 anni e 9 mesi; Domenico Mancuso, 5 anni, 35mila euro di multa; Shefik Muho, 12 anni; Gregorio Niglia, 6 anni e 45mila euro di multa; Antonio Paladino, 9 anni e 60mila euro di multa; Massimo Pannaci,16 anni e 100mila euro di multa; Giovanni Pastorello, 12 anni di carcere; Giuseppe Vittorio Petullà, 8 anni e 60mila euro di multa; Gianluca Pititto, 9 anni e 75mila euro di multa; Rosario Riccioli, 10 anni e 80mila euro di multa Giuseppe Pititto, 9 anni e 75mila euro di multa; Salvatore Pititto, 16 anni e 150mila euro di multa; Antonio Massimiliano Varone,10 anni e 80 mila euro di multa; Claudio Tortora, 3 anni e 20 mila euro di multa. Per Oksana Verman, il pubblico ministero ha chiesto l’assoluzione.
L’inchiesta. L’operazione “Stammer 2 – Melina” nasce da uno stralcio dell’operazione “Stammer”, con cui sono state già colpite nel gennaio 2017 le ‘ndrine del Vibonese impegnate nel business della cocaina, e costituisce un ampliamento delle indagini che hanno dimostrato come i trafficanti calabresi, fiutando la possibilità di ottenere facili guadagni, investivano ingenti capitali in un imponente traffico di marijuana. L’attività documenta come le ‘ndrine vibonesi sarebbero entrate in affari con i narcos albanesi, partner di provata efficienza, che, ad oggi, si possono considerare i più importanti produttori di marijuana del continente, vantando basi logistiche praticamente in tutta Europa. Le indagini hanno, di fatto, consentito di disarticolare un’organizzazione estremamente complessa, basata su un accordo criminoso tra le ‘ndrine Fiarè di San Gregorio d’Ippona, Pititto-Prostamo-Iannello di Mileto, Anello di Filadelfia e Franzè di Stefanaconi, tutte collegate alla più nota ed egemone cosca dei Mancuso di Limbadi.
Il collegio difensivo. Nel nutrito collegio difensivo impegnati nel processo Stammer 2 compaiono tra gli altri i nomi degli avvocati Giovanni Merante, Sergio Rotundo, Francesco Muzzopappa, Gregorio Viscomi, Michelangelo Miceli, Giuseppe Monardo, Giuseppe Monteleone, Nicola Cantafora, Giancarlo Pittelli, Giovanni Vecchio.