Catanzaro, Pianese: “Poliziotti calabresi, svegliatevi prima che sia tardi”

Pianese

di Nico De Luca – Quasi un centinaio di persone provenienti dalle più diverse caserme calabresi sono convenute presso il Polifunzionale della Polizia di Stato di Catanzaro. Qui, nel quartiere Cavita, si è svolto il seminario ‘Profili costituzionali nell’attività di Polizia, garanzie funzionali e riordino delle carriere’, organizzato dalla Segreteria provinciale del COISP catanzarese presieduta da Raffaele Maurotti. Dopo il saluto del Questore vicario Aurelio Montaruli, Maurotti ha introdotto l’intervento del segretario nazionale del Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia Domenico Pianese.

L’INTERVISTA A CALABRIA 7

“In Calabria c’è necessità di investire in termini di sicurezza, sia per il personale sia per gli strumenti, autovetture, supporti tecnico-logistici, innovazione informatica, ristrutturazione presidi senza manutenzione – ha detto Pianese – Solo in Calabria? “No, carenze in tutta Italia. Ma l’aggressione criminale qui ha bisogno di una risposta diversa, più forte”. Qual è il polso della pazienza tra i vostri colleghi? “Veniamo da un periodo di grande sofferenza fisica e psicologica. Neppure a livello normativo c’è innovazione mentre l’hanno fatto in altri comparti del settore pubblico. Sono circa due anni che non percepiamo gli straordinari effettuati: una cosa inaccettabile”. Perché questa trattativa non decolla?” si fanno scelte di altro genere.

La sicurezza è ottima in campagna elettorale, una volta eletti emarginano il nostro settore” Esiste concordia di vedute tra i poliziotti? : “A livello di personale si, non tra le sigle sindacali. Sa perché? Perché tutti hanno chiari agganci con le organizzazioni sindacali maggiori o addirittura con qualche partito politico, tutti tranne il COISP”. Qual è il gradimento della sigla? “Molto buono anche in Calabria ma puntiamo a convincere ancora più colleghi. Godiamo ottima salute , record iscrizioni in due anni, vette mai raggiunte in 25 anni” Successo doppio qui con organici risicati e più iscritti? “Mi fa piacere che lo abbia notato, siamo in controtendenza rispetto alla carenze numeriche. I nostri iscritti sono quasi tutti appartenenti alle attività territoriale, reparti mobili, uffici operati, unità di strada e questo dimostra la nostra vicinanza ai problemi reali.”

LA RELAZIONE DI PIANESE

Ai colleghi riuniti nella sala del Polifunzionale Pianese, che era accompagnato dai segretari nazionali Nicolò Di Maria e Mario Vattone, ha riferito una serie di situazioni gravi e innegabili. “Il 27 gennaio 2018, in piena notte, il Governo Conte chiamò cinque ministri per firmare un rinnovo di contratto che non abbiamo sottoscritto senza sapere quante risorse ci avrebbe destinato. Arrivarono ben cinque ministri alle 2 del mattino per un accordo ricatto, perché la sigla che non firma l’accordo perde la rappresentatività territoriale. Il 24 ottobre scorso l’ultima delusione. Dopo dieci anni senza contratto il Governo ci promette il rinnovo con un incremento miserrimo di 40 euro a persona. Tutte le sigle di polizia ed il Cocer carabinieri siamo costernate e disapproviamo. Al mattino seguente l’Ansa dirama il nostro comunicato di ribellione alle proposte; poco dopo esce altra agenzia in cui le altre sigle ed il Cocer si dichiarano invece soddisfatti e disponibili a firmare il rinnovo.

Una cosa allucinante. Questo significa che solo il COISP è il vero sindacato libero.

Tutte le altre sigle sono ormai sindacalizzate o addirittura politicizzate: il Siulp significa Cisl, il Sap Lega, l’Ugl la Uilp, il Silp Cgil. Lo diceva già il presidente Scalfaro: il compito della Polizia è così alto che va difeso da ogni condizionamento. Anche oggi secondo il Censis l’80% degli italiani ritiene le forze di Polizia la prima istituzione di cui fidarsi.

l Sono 480mila le persone nel settore della sicurezza, un piccolo esercito che lo Stato continua a snobbare e marginalizzare. Chiediamo 100 euro di aumento netto ad agente, con la rivalutazione di ogni attività. I poliziotti italiani sono creditori nei confronti dello Stato di ben 200milioni di euro. Svegliamo il personale di Polizia, il sindacato deve essere libero. Non pretendo e non chiedo di iscriversi al Siulp, ma invito tutti ad informarsi. Come facciamo prima di votare un partito o l’altro nel segreto della cabina elettorale. Anche per scegliere il sindacato ogni poliziotti si informi perché poi a fronte di qualche piccolo beneficio territoriale le perdite a livello nazionale sono molto più pesanti. Altro punto fondamentale delle nostre rivendicazioni è la tutela del lavoro. Non ne possiamo più di aggressioni fisiche e giudiziarie.

I giudici di Milano per due volte hanno valutato come espressione di dissenso critico aggressioni fisiche ai nostri colleghi, aggrediti con spranghe, bastoni e persino a colpi di casco. Il problema sono i manifestanti violenti o i poliziotti che difendono i cittadini? Non ne possiamo più!”

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