Tanta tristezza a Catanzaro per la morte di Saverio Donato, alias Ciccio Paparino, personaggio in prima linea nelle proteste cittadine.
L’uomo ha trascorso poco più di tre settimane all’ospedale “Pugliese-Ciaccio”, dov’era stato trasportato a causa di alcune ferite riportate alle gambe provocate, forse, da una caduta. Ad accorgersi della sua sofferenza era stata la maglie. Ciccio Paparino era un cittadino che amava protestare pacificamente tutto il suo malcontento con cartelli e striscioni soprattutto per la situazione sanità in Calabria. Storiche sono le sue battaglie davanti al nosocomio del capoluogo di regione.
L’uomo ha trascorso poco più di tre settimane all’ospedale “Pugliese-Ciaccio”, dov’era stato trasportato a causa di alcune ferite riportate alle gambe provocate, forse, da una caduta. Ad accorgersi della sua sofferenza era stata la maglie. Ciccio Paparino era un cittadino che amava protestare pacificamente tutto il suo malcontento con cartelli e striscioni soprattutto per la situazione sanità in Calabria. Storiche sono le sue battaglie davanti al nosocomio del capoluogo di regione.
Antonio Argirò, ex assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro, gli ha dedicato una nota. “Ciccio, il Paparino, il giustiziere, ha raggiunto il cielo! Personaggio unico, le cui radici profonde del suo essere spontaneo lo hanno reso “famoso” non solo nella nostra Città, ma anche oltre.
Le sue battaglie a volte folcloristiche, nascondevano il senso della difesa più aspra e dura a favore delle ingiustizie e dei più deboli. Nessuna manifestazione pubblica sfuggiva alla sua presenza e al suo impegno sociale, anche oltre la Calabria. Individuabile, sempre in prima fila, con i suoi cartelli “icone” del suo pensiero era capace di sfidare tutti per le sue convinzioni! Per le sue idee spendeva ogni sua risorsa fisica e soprattutto finanziaria pur di “organizzare” momenti di aggregazione nel suo amato quartiere di Gagliano.
La sua vita, la sua storia, i suoi comportamenti, hanno generato sotto diversi punti di vista sociale, culturale ed espressiva la simpatia e l’affetto di più generazioni. La ricchezza della sua genialità, il suo pensiero trascritto nei grandi manifesti e cartelloni si che ci mancheranno! Ciccio non era di certo un’intellettuale, ma era un concittadino vero, esclusivo, unico capace di reagire a ogni avversità e ingiustizia sociale. Questa era e resta una ricchezza che non ci sarà più, se non nei ricordi delle sue irruzioni su e giù per le vie della nostra Città. Ciao Ciccio, Il Paparino, Il Giustiziere!”
Redazione Calabria 7