Catanzaro, quartiere Lido fuori legge: tante parole e zero fatti

di Alessandro Manfredi – Il quartiere Lido di Catanzaro appare troppo spesso un territorio fuori legge, dove è quasi divenuto impossibile poter vedere le regole del traffico e le più elementari leggi rispettate e fatte applicare. Può sembrare retorica, una frase fatta, un malessere di pochi, eppure dati alla mano, qualcosa che non funziona esiste.

E che esista ne sono consapevoli i residenti ed assieme a loro pure i rappresentanti istituzionali che governano la città. Parlare di problematiche relative al traffico, ai parcheggi selvaggi o inesistenti, al rispetto delle regole ambientali, alla sicurezza, nel quartiere Lido sembra essere diventato troppo scontato. Accade da mesi. Calabria 7 con più articoli e servizi ha messo in evidenza tutto questo, documentando situazioni paradossali, come quella di Via Torrazzo, dove ancora oggi non è stato svelato il mistero di come si crei un parcheggio che occupa una corsia stradale e tale reato, rimasto da mesi impunito, è divenuto ormai prassi. Oppure le infrazioni stradali continue con auto che imboccano controsensi senza sosta. Parcheggi volanti che imbottigliano e rallentano il traffico e poi, ciliegina, il famigerato passaggio a livello che, nonostante un piano di rimozione previsto e finanziato, resta lì da sempre, tagliando il quartiere in due e costringendo gli automobilisti a lunghe soste ad aspettare i treni. Aggiungiamo il degrado delle fiumare, usati come scarico rifiuti, a cui si aggiunge uno scarso senso civico di alcuni cittadini, incapaci di rispettare regole comuni nella raccolta differenziata o nell’accudire i propri animali, portati a fare i loro bisogni ovunque per poi lasciarli lì, senza raccoglierli. Insomma, dalle piccole alle grandi problematiche, come il caos da movida ad esempio, emerge un quadro nel quale trova riscontro il nostro punto di partenza: a Lido esiste un problema, le leggi non vengono rispettate.

E che esista ne sono consapevoli i residenti ed assieme a loro pure i rappresentanti istituzionali che governano la città. Parlare di problematiche relative al traffico, ai parcheggi selvaggi o inesistenti, al rispetto delle regole ambientali, alla sicurezza, nel quartiere Lido sembra essere diventato troppo scontato. Accade da mesi. Calabria 7 con più articoli e servizi ha messo in evidenza tutto questo, documentando situazioni paradossali, come quella di Via Torrazzo, dove ancora oggi non è stato svelato il mistero di come si crei un parcheggio che occupa una corsia stradale e tale reato, rimasto da mesi impunito, è divenuto ormai prassi. Oppure le infrazioni stradali continue con auto che imboccano controsensi senza sosta. Parcheggi volanti che imbottigliano e rallentano il traffico e poi, ciliegina, il famigerato passaggio a livello che, nonostante un piano di rimozione previsto e finanziato, resta lì da sempre, tagliando il quartiere in due e costringendo gli automobilisti a lunghe soste ad aspettare i treni. Aggiungiamo il degrado delle fiumare, usati come scarico rifiuti, a cui si aggiunge uno scarso senso civico di alcuni cittadini, incapaci di rispettare regole comuni nella raccolta differenziata o nell’accudire i propri animali, portati a fare i loro bisogni ovunque per poi lasciarli lì, senza raccoglierli. Insomma, dalle piccole alle grandi problematiche, come il caos da movida ad esempio, emerge un quadro nel quale trova riscontro il nostro punto di partenza: a Lido esiste un problema, le leggi non vengono rispettate.

Come detto, però, tal problema è evidente a cittadini ed amministratori della città. Lo scorso 30 aprile la commissione urbanistica e traffico, alla presenza del presidente Antonio Mirarchi, dell’assessore Franco Longo, del vice comandante dei vigili urbani Amedeo Cardamone e del tenete colonnello Salvatore Tarantino (in foto), ha effettuato un sopralluogo affinché si trovassero soluzioni in vista dell’estate, alcune di esse anche illustrate, come ad esempio l’inversione del traffico in alcune vie. Nelle settimane precedenti alcuni consiglieri comunali avevano chiesto al sindaco Sergio Abramo di ripristinare la sede della polizia locale nel quartiere, per garantire maggiore presenza dei vigili urbani, cosa che fu presa in considerazione, ma ad oggi, e siamo ad ottobre, nessun provvedimento di quelli prospettati ha preso vita, nulla è avvenuto, nulla è stato fatto e la situazione è rimasta uguale e identica ad allora.

Dunque, esiste il problema ed esistono anche coloro che del problema ne hanno preso atto, ne hanno discusso e fin qui si sono fermati a quello. Tuttavia, i residenti del quartiere Lido, coloro che lo frequentano e chi ha investito con le proprie attività economiche attendono ancora una risposta, ma non a parole. Quelle le hanno già ascoltate.

Redazione Calabria 7

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