di Antonio Battaglia – Depressione, sconforto e contestazione da una parte, ritrovato entusiasmo e ottimismo dall’altra. Catanzaro-Rende, in programma domani alle ore 17:30 sul terreno del “Nicola Ceravolo”, non sarà un derby come gli altri.
Fino a qualche settimana fa, avremmo parlato di una gara a senso unico per le Aquile, forti di un’imbattibilità interna difficile da scalfire.
Fino a qualche settimana fa, avremmo parlato di una gara a senso unico per le Aquile, forti di un’imbattibilità interna difficile da scalfire.
Ad oggi, invece, non riusciremmo ad azzardare pronostici. Il Catanzaro è in una crisi nera, inutile nasconderlo: la squadra è reduce da tre sconfitte consecutive e al “San Nicola” di Bari ha dimostrato pochissima propensione offensiva e grave sterilità nella manovra. La vetta dista ormai nove lunghezze e un’eventuale battuta d’arresto contro i biancorossi di Tricarico (si intenda in tal senso, anche un pareggio) annullerebbe in maniera totale qualsiasi velleità di promozione.
Grassadonia, subentrato ad Auteri solo qualche giorno fa, sta lavorando con pazienza sul fronte offensivo di una squadra che non riesce a produrre gol da ben tre turni. Ne saranno rammaricati certamente i tifosi giallorossi, abituati a ben altro rendimento lì davanti. Inoltre, la difesa giallorossa lascia spesso e volentieri a desiderare con alcune amnesie che si rivelano fatali per il profitto finale. Insomma, serve la svolta: ora o mai più, vietato rimandare discorsi di ogni tipo.
In casa Rende, come scritto sopra, si respira invece un’aria più pulita: il convincente successo contro la Sicula Leonzio ha parzialmente riassestato un ambiente in via di rottura. La casella vittorie è stata finalmente liberata dal triste numero zero grazie alla doppietta del baby Scimia e in più Savelloni è riuscito a mantenere la propria porta inviolata.
Un mix di entusiasmo e grinta, grande sollievo in vista di un derby che si preannuncia quanto mai delicato ed equilibrato. Per risalire la china e lasciare un deludente ultimo posto serviranno concentrazione e motivazioni, le stesse che hanno portato il Rende a disputare i play-off nelle ultime due stagioni di Serie C. Al “Ceravolo”, come già detto dal tecnico Tricarico, i biancorossi scenderanno in campo con un solo obiettivo: la vittoria. D’altronde, sarebbe un peccato mortale non continuare a sorridere.
Tra le file delle Aquile, saranno assenti per infortunio Di Livio e Celiento oltre ai lungodegenti Urso e De Risio. Si va verso la conferma dell’auteriano 3-4-3 con la conferma di Tascone al fianco di Maita. Sponda Rende, invece, verrà riproposto lo stesso undici sceso in campo contro la Sicula Leonzio: l’unico dubbio riguarda il centrocampo, con il ballottaggio tra Collocolo e Ndiaye.
Redazione Calabria 7