Quando percorri le strade del quartiere Ianò, a Catanzaro, comprendi perché i residenti vivono nel terrore. Vedi case abbandonate e da demolire inclinate e pronte a crollare, vedi strade senza via d’uscita che somigliano a vere e proprie trappole.
Dal 2010 è così, i lavori per mettere in sicurezza il territorio sono stati fatti malissimo e non hanno risolto praticamente nulla. Il quartiere è franato 9 anni fa e da allora continua a franare. L’amministrazione comunale dell’epoca, la Giunta Olivo, decretò lo sgombero delle case con ordinanza. Da allora le successive amministrazioni non hanno fatto praticamente nulla.
Dal 2010 è così, i lavori per mettere in sicurezza il territorio sono stati fatti malissimo e non hanno risolto praticamente nulla. Il quartiere è franato 9 anni fa e da allora continua a franare. L’amministrazione comunale dell’epoca, la Giunta Olivo, decretò lo sgombero delle case con ordinanza. Da allora le successive amministrazioni non hanno fatto praticamente nulla.
Anche dopo i lavori, che avrebbero dovuto garantire maggiore sicurezza al territorio, l’ordinanza di sgombero è in vigore. Decine di famiglie vivono la quotidianità consapevoli che ogni allerta, ogni fenomeno alluvionale, rischiano di restare intrappolati ed isolati. Nei prossimi giorni è annunciata una nuova allerta meteo e i per i residenti del quartiere Ianò significa ore e giorni di ansia. Ogni volta che piove la paura è il sentimento che accomuna decine di persone. E con l’ordinanza di sgombero mai revocata, se qualcosa accadrà, la colpa non sarà di nessun altro, se non la loro. (a.m)
Redazione Calabria 7