“Il più grande museo d’arte all’aperto della Calabria? Forse il Parco della Biodiversità con opere di Buren, Paladino e Fabre? O il museo all’aperto Bilotti del corso di Cosenza con opere di De Chirico, Rotella, Dalì e Manzù? Sbagliato! Il vero museo d’arte all’aperto è corso Mazzini di Catanzaro con le sue 415 opere d’arte, i costosi paletti in ghisa (200 euro ciascuno) con cui il sindaco Abramo ha militarizzato il centro storico, decretandone la fine. Arriveranno turisti da tutta Italia, dall’estero e in particolare dal Giappone per ammirare la geniale installazione che già tutto il mondo ci invidia.”
Lo afferma in una nota Cristina Rotundo, consigliere comunale “#fareperCatanzaro”.
Lo afferma in una nota Cristina Rotundo, consigliere comunale “#fareperCatanzaro”.
“Sì, perché quelli installati dappertutto, anche davanti alle farmacie e alle scuole, sono da considerare opere d’arte a tutto tondo che solo i superficiali e gli invidiosi chiamano volgarmente “dissuasori”. Cosa volete che siano 83mila euro per un museo all’aperto? Il Louvre spende molto di più e poi, diciamocela tutta, 415 esemplari della stessa opera non li contiene. La formidabile capacità attrattiva dei “paletti da vivere” ha già fatto dimenticare la carenza dei parcheggi, il fermo della funicolare e dell’ascensore di Bellavista, lo scheletro del parcheggio del Politeama, la fuga degli uffici dal centro, l’assenza di qualsiasi programmazione in materia di promozione del commercio e del turismo.”
Redazione Calabria 7