di Bruno Mirante – Numerose richieste di confronto istituzionale rimaste inevase. La situazione in cui versa la società in house del Comune di Catanzaro, “Catanzaro Servizi” preoccupa le sigle sindacali e dopo che l’ennesimo tentativo di incontrare il management della società e il sindaco Sergio Abramo è andato a vuoto, Cgil, Cisl e Uil con un documento unitario hanno indetto lo stato di agitazione per contro dei circa 140 lavoratori della partecipata.
“La società Catanzaro Servizi Spa, – scrivono i sindacalisti Armando Labonia, Fortunato Lo Papa, Saverio Scarpino e Benedetto Cassala in una missiva indirizzata al Prefetto di Catanzaro – che gestisce numerosi servizi all’interno del comune di Catanzaro nonché servizi urbani quali cimiteri, lettura contatori, affissioni, ed il Sindaco, ad oggi, nonostante vari solleciti, non danno alcuna risposta circa le nostre richieste di convocazione. Si chiede pertanto a Sua Eccellenza, al fine di superare la spiacevole situazione venutasi a creare, considerati gli importantissimi servizi svolti dai numerosi lavoratori coinvolti (circa 140 ), e quindi di tutelare i lavoratori ed i servizi in questione, di intervenire in merito alla vicenda e di convocare un tavolo per espletare le procedure di “raffreddamento””.
“La società Catanzaro Servizi Spa, – scrivono i sindacalisti Armando Labonia, Fortunato Lo Papa, Saverio Scarpino e Benedetto Cassala in una missiva indirizzata al Prefetto di Catanzaro – che gestisce numerosi servizi all’interno del comune di Catanzaro nonché servizi urbani quali cimiteri, lettura contatori, affissioni, ed il Sindaco, ad oggi, nonostante vari solleciti, non danno alcuna risposta circa le nostre richieste di convocazione. Si chiede pertanto a Sua Eccellenza, al fine di superare la spiacevole situazione venutasi a creare, considerati gli importantissimi servizi svolti dai numerosi lavoratori coinvolti (circa 140 ), e quindi di tutelare i lavoratori ed i servizi in questione, di intervenire in merito alla vicenda e di convocare un tavolo per espletare le procedure di “raffreddamento””.
I sindacati inoltre, intimano che “trascorsi dieci giorni dalla presente, qualora non dovessimo avere riscontro alcuno, saremo costretti ad intraprendere altre azioni di lotta e protesta per far sentire la voce dei lavoratori”.
L’occasione è gradita per porgere i nostri più cordiali saluti.
Catanzaro Servizi, sindacati sul piede di guerra: “Pronti a intraprendere azioni di protesta”