Due condanne e due assoluzioni. Questo il verdetto del Tribunale collegiale di Catanzaro presieduto dal giudice Carmela Tedesco nell’ambito del processo sull’estorsione compiuta ai danni del proprietario del Tonnina’s di Catanzaro Lido. Sono stati condannati a cinque anni e 28 giorni di reclusione Giovanni Passalacqua e Giovanni Veneziano, rispettivamente 52 e 40 anni, difesi dagli avvocati Antonello Talarico e Maria Aiello. Entrambi erano accusati di estorsione e nei loro confronti i giudici non hanno ravvisato l’aggravante mafiosa. Assolti da tutte le accuse invece Giuseppe Rubino, 40 anni, e Marco Passalacqua, 24 anni (avvocati Antonio Ludovico e Giusi Pino).
Le ipotesi accusatorie
Le ipotesi accusatorie
I fatti contestati e oggetto del processo risalgono all’aprile del 2015. Secondo l’accusa gli imputati, in concorso tra di loro, con minaccia esplicita di ritorsioni e dopo essersi presentati come esponenti della criminalità “zingara”, avrebbero costretto il proprietario del locale a corrispondere loro la somma di denaro pari a 20 euro così da procurarsi un ingiusto profitto. Già nel corso della requisitoria e alla luce del dibattimento, il pm aveva parzialmente rivisto il quadro accusatorio chiedendo l’assoluzione per Giuseppe Rubino e Marco Passalacqua.