di Nico De Luca –
Sono state circa duecento le persone che hanno aderito all’iniziativa Chiese Aperte.
Sono state circa duecento le persone che hanno aderito all’iniziativa Chiese Aperte.
Cittadini, turisti e persino persone provenienti da città vicine hanno colto l’occasione per (ri)scoprire alcune tra le bellezze artistiche di Catanzaro.
In particolare, come dice il titolo, l’idea sostenuta dalla Camera di Commercio, ha proposto la conoscenza di cinque chiese del centro storico con l’aggiunta del museo diocesano.
Nella serata di ieri, domenica 14 luglio, le guide dell’associazione Cillene Mario Mauro ed Antonella Soluri hanno condotto gli ospiti lungo un preciso itinerario.
Prima tappa la chiesa di S. Maria di Mezzogiorno, nel quartiere Pianicello; poi le comitive si sono dirette a quella di S.Nicola; da li ci si è spostati nella Chiesa di S.Maria Bambina (o per i catanzaresi veraci di Montecorvino).
Passando attraverso vicoli suggestivi ed una piazza Prefettura in piena animazione, la quarta tappa ha previsto la Chiesa del Carmine per poi terminare a conoscere storia, dipinti e statue anche della Chiesa di S. Rocco.
Alla fine del mini-tour (o all’inizio) la visita ai locali del Mudas il Museo diocesano di arte sacra.
Qui Alessandro Mercurio ha spiegato con dovizia di particolari storia e pregi degli oggetti esposti.
Soddisfatti per la riuscita dell’iniziativa sia Mauro dell’associazione Cillene sia responsabile della attività didattiche diocesane Antonella Rotundo.