di Danilo Colacino – Come sempre Calabria7 non si è lasciata sfuggir il fatto eclatante, per una città sonnacchiosa come Catanzaro risvegliata purtroppo soltanto dalla grave emergenza per il Covid-19, dell’incidente a tempi da record – lo definiamo così, considerate le conseguenze irrisorie o comunque nient’affatto gravi per l’auto coinvolta – nel tratto finale di Bellavista all’imbocco con la parte alta di Viale dei Normanni.
Ma la notizia, più ironica che di cronaca per quanto appena spiegato, ha sollevato un vespaio di polemiche nei confronti del sindaco Sergio Abramo per la cervellotica – tale a giudizio di qualcuno dei suoi, non nostro – decisione di invertire lo ‘storico’ senso di marcia a salire della strada di cui parliamo perché adesso, proprio per volontà abramiana, da lì si scende e alcuni fedelissimi non l’hanno digerita tanto da attaccare il Sergiun quando non c’è.
Ma la notizia, più ironica che di cronaca per quanto appena spiegato, ha sollevato un vespaio di polemiche nei confronti del sindaco Sergio Abramo per la cervellotica – tale a giudizio di qualcuno dei suoi, non nostro – decisione di invertire lo ‘storico’ senso di marcia a salire della strada di cui parliamo perché adesso, proprio per volontà abramiana, da lì si scende e alcuni fedelissimi non l’hanno digerita tanto da attaccare il Sergiun quando non c’è.
Nulla di proditorio, per carità, però il sintomo della mancanza di vera unità nel gruppo o meglio di una compattezza dovuta solo all’interesse contingente.
Ma non è finita qui, perché c’è poi lo strano caso Filippo Mancuso.
E già, finora l’alfiere numero uno del cucuzzaro sergiano oltreché neo-consigliere regionale in apparenza espressione proprio del sindaco da qualche mese leghista che invece starebbe accreditando la tesi di un primo cittadino nient’affatto suo grande elettore.
Davvero un bel ‘busillis’, non c’è che dire. Una faccenda che, se confermata, nei termini in cui sta emergendo, avrà dei sicuri sviluppi in chiave politica locale.