di Nico De Luca – Incredibile episodio quello accaduto in un istituto secondario catanzarese di primo grado (ex scuola media). Un ragazzino di 14 anni, affetto da disabilità neurologica, stava per entrare a scuola, accompagnato dalla mamma.
Quest’ultima, incrociando alcuni compagni del figlio, ha chiesto loro perché non fossero entrati.
Quest’ultima, incrociando alcuni compagni del figlio, ha chiesto loro perché non fossero entrati.
Solo in quel momento si è scoperto che la classe era partita con altre per una gita scolastica di due giorni a Matera.
Sconfortata e comprensibilmente adirata, senza far intuire nulla al ragazzino, la mamma ha telefonato all’ insegnante di sostegno il quale si è immediatamente scusato più volte per la “terribile dimenticanza”.
Un episodio sconcertante che ora è al vaglio della dirigente scolastica, anche lei molto prostrata per quanto accaduto.
Possibile che nessuno abbia avuto la sensibilità e sentito il dovere di avvertire la famiglia del ragazzo? Eppure la gita nella capitale della Cultura era stata organizzata da due mesi.
Speriamo che la eco mediatica di questi misfatti serva ad elevare la sensibilità degli addetti ai lavori affinché i ragazzi disabili possano essere accolti, integrati, accuditi e perché no coccolati come meritano anche in occasioni come le gite scolastiche.