«Ci viene difficile rispondere alla nota dell’assessore Cardamone, in quanto, come avviene sovente, ci sono comunicati che, pur contenendo un fiume di parole, dicono molto poco.A questo, però, ci ha già abituati Cardamone, in quanto è ciò che quotidianamente avviene anche durante la sua azione politica.
Lo afferma in una nota il consigliere comunale Antonio Ursino (Catanzaro da vivere)
Lo afferma in una nota il consigliere comunale Antonio Ursino (Catanzaro da vivere)
“Se l’amministrazione comunale non è sempre apprezzata dai cittadini, ci sentiamo di dire che la colpa non può essere attribuibile solo a Sergio Abramo (che resta attualmente l’unico sindaco possibile di questa città). Cardamone farebbe bene piuttosto a fermarsi a riflettere e iniziare una sana autocritica. Basterebbe solo qualche minuto: si accorgerebbe subito che, a ben osservare, lui a differenza di Praticò, non potrebbe parlare nemmeno a nome del gruppo consiliare di riferimento, in quanto il suo gruppo stesso non si sente minimamente rappresentato da lui. Nel nostro gruppo, invece, vige un principio: quello della democrazia interna. Se ne facciano una ragione Tallini e Cardamone se non abbiamo bisogno di “guinzagli” per far parte della stessa squadra. Il nostro capogruppo, al contrario, avendo una sua identità ed un ruolo riconosciuto oltre che dalla squadra consiliare e assessorile, anche dalla sua storia politica, ha pertanto legittimamente ritenuto, come il sottoscritto sta facendo adesso, di mettere in campo alcune doverose riflessioni.Sappiamo che agli amici di Forza Italia risulterà strano, ma vogliamo informarli che lo stesso principio di democrazia lo viviamo anche all’infuori del nostro gruppo, dunque nei confronti degli altri colleghi della coalizione e addirittura del sindaco: godiamo di uno spirito critico e di una onestà intellettuale tale da riconoscere meriti e demeriti tanto nostri, quanto degli altri. Facciamo ciò con grande senso di libertà. Infatti, quando non abbiamo condiviso le scelte di Abramo, lo abbiamo fatto senza alzare il tiro, senza ricatti e senza chiedere riscatti.
Solo una precisazione dobbiamo a Cardamone: l’accordo alla provincia con Enzo Bruno lo abbiamo fatto insieme a tutti i partiti della coalizione (Forza Italia compresa) animati dallo stesso senso di responsabilità e in nome della governabilità dell’ente. Anche in quella circostanza siamo rimasti, a differenza loro (come una corposa rassegna stampa può facilmente dimostrare), coerenti al voto di centrodestra a partire del candidato presidente del tempo. Ma, stiano tranquilli i colleghi di coalizione, non tutto è perduto: li invitiamo pertanto a pensare di più a lavorare nell’interesse collettivo e a non logorarsi in continue tattiche di strategia che finora ben poco hanno prodotto: basti pensare alla strenua battaglia che il gruppo consiliare e il suo leader Mimmo Tallini stanno continuando a fare per affidare la presidenza della Regione Calabria ad Occhiuto. Solo una curiosità ci resta: cosa ne penseranno i catanzaresi?».