Centro storico di Cosenza, Bruno Bossio (Pd): “Salvini è tra i responsabili dei ritardi”

La deputata: "Salvini strumentalizza il centro storico di Cosenza per sostenere la campagna elettorale del centrodestra in Calabria"
Enza Bruno Bossio

“Mentre si registrano quotidianamente frane e crolli e il rischio per la incolumità e la vita delle persone è sempre più elevato, Matteo Salvini strumentalizza il centro storico di Cosenza per sostenere la campagna elettorale del centrodestra in Calabria”. Ad affermarlo è la parlamentare del Pd, Enza Bruno Bossio, che aggiunge: “Sulla programmazione e la finalizzazione di un investimento di 90 milioni di euro per la messa in sicurezza del centro storico cosentino, Matteo Salvini non c’azzecca proprio nulla. Quello che è oggi unanimemente considerato il più grande investimento economico nella storia della nostra città è frutto di una scelta del ministro Dario Franceschini che, nella scorsa legislatura parlamentare, ha destinato a Cosenza un progetto di rigenerazione urbana e sociale”.

“Questa scelta risale, dunque, all’anno 2018 – prosegue la deputata – Da allora sono trascorsi tre anni, nei quali abbiamo registrato ritardi nella attuazione del finanziamento che risalgono alla responsabilità del Governo gialloverde di cui Salvini era vicepresidente. A riprendere l’attenzione su questo investimento è stato poi il successivo governo giallorosso con il ritorno del ministro Franceschini e l’impegno della sottosegretaria Anna Laura Orrico. Quindi è lecito domandare a Salvini, cosa c’entra lui con i 90 milioni se quando era al Governo i fondi languivano e ancora oggi, nonostante lo sblocco operato dal Governo Conte 2 con Franceschini e Orrico, gli interventi rallentano di nuovo a causa delle inefficienze della Regione e del comune di Cosenza? Infatti, mentre l’Amministrazione provinciale, con la guida del presidente Pd Franco Iacucci, ha espletato tutte le procedure di propria competenza per l’attivazione dell’investimento, la Regione rimane completamente assente e, alla data odierna, il Ministero dei beni culturali è in attesa delle schede tecniche necessarie per le opere di messa in sicurezza, che il Comune di Cosenza non ha ancora completato e inviato. Salvini dovrà allora, prima di tutto, assumersi queste responsabilità”.

“Questa scelta risale, dunque, all’anno 2018 – prosegue la deputata – Da allora sono trascorsi tre anni, nei quali abbiamo registrato ritardi nella attuazione del finanziamento che risalgono alla responsabilità del Governo gialloverde di cui Salvini era vicepresidente. A riprendere l’attenzione su questo investimento è stato poi il successivo governo giallorosso con il ritorno del ministro Franceschini e l’impegno della sottosegretaria Anna Laura Orrico. Quindi è lecito domandare a Salvini, cosa c’entra lui con i 90 milioni se quando era al Governo i fondi languivano e ancora oggi, nonostante lo sblocco operato dal Governo Conte 2 con Franceschini e Orrico, gli interventi rallentano di nuovo a causa delle inefficienze della Regione e del comune di Cosenza? Infatti, mentre l’Amministrazione provinciale, con la guida del presidente Pd Franco Iacucci, ha espletato tutte le procedure di propria competenza per l’attivazione dell’investimento, la Regione rimane completamente assente e, alla data odierna, il Ministero dei beni culturali è in attesa delle schede tecniche necessarie per le opere di messa in sicurezza, che il Comune di Cosenza non ha ancora completato e inviato. Salvini dovrà allora, prima di tutto, assumersi queste responsabilità”.

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