“Il lavoro manca in Calabria e manca anche la legalità. E’ chiaro, per quel che ci riguarda, che bisogna affermare il diritto al lavoro come strumento centrale per combattere l’illegalità, che vuol dire mettere nelle condizioni le persone di essere libere e non ricattabili. Per far questo c’è bisogno di cambiare le politiche economiche che sono state fatte in questi anni e fare investimenti e fare una lotta senza quartiere a ‘ndrangheta, mafia e camorra”. E’ quanto affermato dal segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini, oggi a Vibo Valentia per un attivo regionale del sindacato. “Come dimostrano le indagini in corso – ha dichiarato Landini – siamo dinanzi ad una nuova fase perché quello che sta emergendo dalle inchieste della magistratura è una connivenza diffusa. Quindi oggi il sindacato dice con molta forza di essere dalla parte della magistratura e della lotta che deve essere fatta per affermare il lavoro e combattere l’illegalità. La scelta di Vibo Valentia è simbolica, siamo qui proprio per dire che siamo accanto alla magistratura ma anche di tutti i cittadini e le persone oneste che vogliono essere libere e migliorare il nostro Paese. Le Regioni devono affrontare il maniera diversa i problemi e noi abbiamo avanzato le nostre proposte. La Cgil sarà parte civile nei processi di mafia”.