di Giovanni Bevacqua – Avrebbe messo in atto una vera e propria persecuzione psicologica nei confronti del proprio vicino, arrivando a presentare esposti e denunce per “aver causato l’insorgenza del cancro in una delle figlie” o per “reati di associazione per delinquere di stampo mafioso”, pur essendo consapevole di dire il falso. È stato così rinviato a giudizio S. S., di Catanzaro, per stalking, calunnia e offesa dell’altrui reputazione per aver minacciato e molestato un avvocato catanzarese, suo vicino di casa, al punto da rendergli la vita davvero impossibile. A difendere in aula il collega, l’avvocato Antonello Talerico, che, davanti al giudice per l’udienza preliminare Teresa Guerrieri, ha ottenuto che l’imputato fosse mandato a processo, il cui inizio è datato per il prossimo 15 settembre 2021.
La persona offesa, dopo diversi episodi, è arrivato a cambiare le proprie abitudini di vita, fino a modificare gli orari di uscita, usare i tappi per dormire e parcheggiare la propria auto in un luogo videosorvegliato. Nel corso dei continui litigi si sarebbe sentito dire frasi del tipo “prima di cacciarmi da questo condominio sarò io che ti renderò la vita impossibile e ti costringerò ad andartene” e ancora “giuro che se le cose continuano ad andare così in questo condominio ci scappa il morto”. Quella del presunto stalker, secondo l’accusa, era diventata una vera e propria ossessione, convinto ci fosse nei suoi confronti “una congiura per farlo fuori dal condominio”. “Hanno creato un cartello mafioso per distruggere me e la mia famiglia, il tutto sotto la regia dell’avvocato”, una delle tante dichiarazioni.
La persona offesa, dopo diversi episodi, è arrivato a cambiare le proprie abitudini di vita, fino a modificare gli orari di uscita, usare i tappi per dormire e parcheggiare la propria auto in un luogo videosorvegliato. Nel corso dei continui litigi si sarebbe sentito dire frasi del tipo “prima di cacciarmi da questo condominio sarò io che ti renderò la vita impossibile e ti costringerò ad andartene” e ancora “giuro che se le cose continuano ad andare così in questo condominio ci scappa il morto”. Quella del presunto stalker, secondo l’accusa, era diventata una vera e propria ossessione, convinto ci fosse nei suoi confronti “una congiura per farlo fuori dal condominio”. “Hanno creato un cartello mafioso per distruggere me e la mia famiglia, il tutto sotto la regia dell’avvocato”, una delle tante dichiarazioni.