Sta facendo il giro del web lo scontrino da 235 euro emesso per due pizze e altrettante birre da “Restaurant Catanzaro”. No, non si tratta di un bel ristorantino calabrese. Eppure, in tanti hanno creduto all’ennesima bufala circolata sulla rete.
“Il post che gira su Facebook – scrive Bufale.net, il portale italiano di fact-checking che da anni combatte la disinformazione, le bufale e l’allarmismo che dilagano su Internet – è lo stesso di sempre, con tanto di foto dello scontrino rilasciato da Restaurant Catanzaro e con commenti in successione utili per condannare il titolare. Si legge il nome del ristorante ed il numeretto accanto al totale. Nulla di più. Peccato che l’attività in questione non si trovi in Italia, ma a Marrakech, in Marocco. E questo fa tutta la differenza del mondo, in quanto la valuta di riferimento non è l’euro”.
“Il post che gira su Facebook – scrive Bufale.net, il portale italiano di fact-checking che da anni combatte la disinformazione, le bufale e l’allarmismo che dilagano su Internet – è lo stesso di sempre, con tanto di foto dello scontrino rilasciato da Restaurant Catanzaro e con commenti in successione utili per condannare il titolare. Si legge il nome del ristorante ed il numeretto accanto al totale. Nulla di più. Peccato che l’attività in questione non si trovi in Italia, ma a Marrakech, in Marocco. E questo fa tutta la differenza del mondo, in quanto la valuta di riferimento non è l’euro”.
La superficialità degli utenti
“Cosa vuol dire questo? In Marocco – riporta sempre Bufale.net – si paga in Dirham e così quel valore fermo a ‘235’ ci dice che in realtà i due turisti abbiano pagato in tutto ‘la bellezza di 21 euro’. Praticamente nulla rispetto agli standard italiani. Il fatto stesso che in tanti abbiamo commentato da indignati lo scontrino di Restaurant Catanzaro, dando per scontato che la pizzeria si trovasse in Italia e che, di conseguenza, il conto fosse di 235 euro, la dice lunga sul momento storico che stiamo vivendo con il turismo nel nostro Paese”.
In conclusione, il portale avverte: “Il caso di Restaurant Catanzaro rappresenta solo uno dei tanti esempi estivi di superficialità degli utenti, spesso e volentieri pronti a sfogarsi senza approfondire, oppure senza ascoltare l’altra campana. E questo è un errore che in tanti commettono ‘a prescindere'”.