Cimiteri Catanzaro, Mirarchi: Abramo si circondi di collaboratori all’altezza

mirarchi

“Il sindaco Abramo sta svolgendo un grande lavoro e credo che ormai, al di là delle logiche di parte, tutti lo riconoscano. C’è però ancora un problema da risolvere per lui, vale a dire quello di circondarsi di collaboratori all’altezza.

Di una squadra cioè in grado di fronteggiare le tante esigenze della città come la cura dei cimiteri. Luoghi sacri per quanto mi riguarda, che non possono quindi essere abbandonati al loro destino”. A esordire così – attraverso un comunicato stampa – è stato il presidente della commissione Urbanistica, Patrimonio, Polizia urbana, Mobilità e Traffico, e consigliere comunale di Catanzaro da Vivere Antonio Mirarchi, il quale della delicata faccenda si è spesso occupato in una serie di note. Riflessioni e idee ribadite anche stavolta: “Il grande interesse e l’attenzione che i cittadini riservano giustamente alla cura dei posti in cui sono sepolte le spoglie dei congiunti merita la massima considerazione, e sensibilità, da parte di noi amministratori del capoluogo. Non si può dunque assistere a una serie di criticità che si reiterano nel tempo, senza l’adozione di adeguati provvedimenti da parte dei settori preposti. Così come è intollerabile assistere al solito rimpallo di responsabilità fra gli Uffici comunali preposti alla Gestione del Territorio e la Catanzaro Servizi sulla manutenzione dei cimiteri. Il presidente Mirarchi ha tuttavia parecchi aspetti da stigmatizzare: “Non capisco poi come si possa lasciare in sospeso una questione fondamentale qual è l’illuminazione. Basti pensare al grave problema occorso all’impianto elettrico verificatosi nel cimitero di Lido, con tanto di intervento da parte dei vigili del fuoco, al quale non ha fatto seguito il ripristino delle perfette condizioni di luce, che adesso compare a macchia di leopardo. Un episodio emblematico della maniera approssimativa con cui viene trattata la faccenda. E che dire, sempre in merito allo specifico argomento, dei cavi scoperti che fanno bella mostra di loro stessi, creando una situazione di potenziale rischio per chiunque passi nelle vicinanze. Senza dimenticare – aggiunge con la solita dovizia di particolari – che tanta gente non più giovane potrebbe tirarli via in modo del tutto involontario nell’atto di trascinamento delle scale, alcune delle quali peraltro con le rotelline rotte e di conseguenza non facili da trasportare”. Il consigliere, poi, a suffragio della sua ‘denuncia’ cita l’episodio di una donna inciampata di recente che ha riportato la rottura del braccio, perché al capitolo “fili rotti ed erba incolta – spiega – va aggiunto il degrado delle stradine interne alla struttura, piene di fossi e asfalto ‘scrostato’. Senza dimenticare appunto, le erbacce che continuano a essere alte malgrado le tante segnalazioni” e ciò dovuto al fatto che alla Sieco vengono assegnate poche ore per il diserbo dei cimiteri, tra l’altro già esaurite.

Di una squadra cioè in grado di fronteggiare le tante esigenze della città come la cura dei cimiteri. Luoghi sacri per quanto mi riguarda, che non possono quindi essere abbandonati al loro destino”. A esordire così – attraverso un comunicato stampa – è stato il presidente della commissione Urbanistica, Patrimonio, Polizia urbana, Mobilità e Traffico, e consigliere comunale di Catanzaro da Vivere Antonio Mirarchi, il quale della delicata faccenda si è spesso occupato in una serie di note. Riflessioni e idee ribadite anche stavolta: “Il grande interesse e l’attenzione che i cittadini riservano giustamente alla cura dei posti in cui sono sepolte le spoglie dei congiunti merita la massima considerazione, e sensibilità, da parte di noi amministratori del capoluogo. Non si può dunque assistere a una serie di criticità che si reiterano nel tempo, senza l’adozione di adeguati provvedimenti da parte dei settori preposti. Così come è intollerabile assistere al solito rimpallo di responsabilità fra gli Uffici comunali preposti alla Gestione del Territorio e la Catanzaro Servizi sulla manutenzione dei cimiteri. Il presidente Mirarchi ha tuttavia parecchi aspetti da stigmatizzare: “Non capisco poi come si possa lasciare in sospeso una questione fondamentale qual è l’illuminazione. Basti pensare al grave problema occorso all’impianto elettrico verificatosi nel cimitero di Lido, con tanto di intervento da parte dei vigili del fuoco, al quale non ha fatto seguito il ripristino delle perfette condizioni di luce, che adesso compare a macchia di leopardo. Un episodio emblematico della maniera approssimativa con cui viene trattata la faccenda. E che dire, sempre in merito allo specifico argomento, dei cavi scoperti che fanno bella mostra di loro stessi, creando una situazione di potenziale rischio per chiunque passi nelle vicinanze. Senza dimenticare – aggiunge con la solita dovizia di particolari – che tanta gente non più giovane potrebbe tirarli via in modo del tutto involontario nell’atto di trascinamento delle scale, alcune delle quali peraltro con le rotelline rotte e di conseguenza non facili da trasportare”. Il consigliere, poi, a suffragio della sua ‘denuncia’ cita l’episodio di una donna inciampata di recente che ha riportato la rottura del braccio, perché al capitolo “fili rotti ed erba incolta – spiega – va aggiunto il degrado delle stradine interne alla struttura, piene di fossi e asfalto ‘scrostato’. Senza dimenticare appunto, le erbacce che continuano a essere alte malgrado le tante segnalazioni” e ciò dovuto al fatto che alla Sieco vengono assegnate poche ore per il diserbo dei cimiteri, tra l’altro già esaurite.

Uno stato di cose intollerabile, se si pensa che il sistema cimiteriale nel suo complesso frutta alle casse municipali ben oltre un milione e duecentomila euro che dovrebbero tradursi in una cura massima delle stesse strutture in cui riposano i nostri cari e verso i quali la gente ha grande sensibilità, essendo la maggior parte delle persone concentrate come sovente ripeto sulle piccole cose più di quanto non lo sia per i grandi progetti. Opere faraoniche che sono sì importanti, ma mai da realizzare a detrimento dei tanti lavori ordinari di cui c’è assoluto bisogno. Un’esigenza che riguarda ogni strato della popolazione a cadenza per così dire quotidiana”. Mirarchi, tuttavia, dopo la protesta chiosa con la proposta che mira a risolvere un’annosa lacuna a cui nessuno ha finora posto rimedio: “Sono sicuro che il sindaco saprà utilizzare al meglio le risorse, anche e soprattutto umane, di cui dispone ruotando gli elementi non utili ad assolvere a determinati compiti. C’è infatti tanto da migliorare, come l’uniformità degli orari di apertura e chiusura dei vari cimiteri con quello di Catanzaro che in questo momento è visitabile dalle 7 alle 19 mentre Lido e Santa Maria dalle 8 alle 19 e infine Gagliano dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 19, problema da diverso tempo prospettato al geometra Ortone e alla Catanzaro Servizi ma come al solito rimasto irrisolto. Un’altra incongruenza che si spera di eliminare. È per questo motivo – conclude – che ho redatto una mozione firmata da quasi tutti i colleghi sia di maggioranza che di opposizione, molto sensibili alla problematica, da presentare in Consiglio al più presto affinché i vertici di Palazzo De Nobili incarichino un paio di referenti esclusivamente per tutti i cimiteri della città. Responsabili di questo ambito per cui i consiglieri tutti, abbiamo enorme RISPETTO”.

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