Cimitero di Piscopio senza loculi: “I nostri morti seppelliti altrove”

Un comitato spontaneo di cittadini attacca l’Amministrazione Limardo: “Inascoltate le nostre richiesta ma ora la pazienza è finita”
cimitero piscopio

Cittadini sul piede di guerra a Piscopio, frazione di Vibo Valentia. Promettono di non abbassare la guardia nei confronti dell’Amministrazione comunale se quest’ultima continuerà a fare orecchie da mercante rispetto ad una questione molto sentita dalla popolazione: quella dell’ampliamento del cimitero. Sentita al punto che da qualche tempo è nato un apposito comitato che intende, attraverso la sua azione, fare pressione sul Comune affinché si trovi una soluzione che eviti, come denunciano da tempo, di “dover seppellire i nostri morti in altri cimiteri”.

A fare aumentare il malumore, sfociato in rabbia nel corso dell’ultima riunione che il Comitato ha tenuto nei giorni scorsi nella Casa della cultura di Piscopio, è l’indifferenza che, a loro dire, l’Amministrazione comunale mostra rispetto alla questione.

A fare aumentare il malumore, sfociato in rabbia nel corso dell’ultima riunione che il Comitato ha tenuto nei giorni scorsi nella Casa della cultura di Piscopio, è l’indifferenza che, a loro dire, l’Amministrazione comunale mostra rispetto alla questione.

Le tappe della battaglia

Il Comitato ricostruisce la lunga battaglia e i diversi tentativi di fare breccia nel “muro di gomma” eretto dai vari amministratori che si sono avvicendati alla guida del Comune del capoluogo negli ultimi anni. “Nella frazione Piscopio vi è da qualche anno una grave carenza di loculi – ricordano -, e nessuna possibilità di realizzare cappelle o edicole funerarie, tanto che alcuni defunti di Piscopio sono stati seppelliti in altri cimiteri. A tal proposito è stato formato un Comitato civico con lo scopo di favorire la soluzione del problema, che da alcuni anni cerca di mantenere un’interlocuzione e di sensibilizzare e sollecitare l’Amministrazione comunale affinché elabori un concreto progetto per risolvere il problema (ad esempio la raccolta di firme del 2017, trasmessa al sindaco dell’epoca). Nulla di concreto – si rimarca però – è stato fatto mentre al contempo il problema si è acuito”.

Risale al mese di maggio 2022 “un primo incontro con il sindaco Limardo, nel quale era stato assunto l’impegno ad interessarsi dell’argomento ed a rincontrarsi nel mese di giugno per ulteriori concreti aggiornamenti; successivamente, però, il sindaco si è reso indisponibile a varie richieste verbali di incontro, e non ha dato nessuna risposta alla richiesta scritta del 12.09.2022 (prot. n. 42533), con ciò evidenziando il totale disinteresse e l’assoluta insensibilità per una problematica che tocca il cuore di molti cittadini di Piscopio”.

Ultimo tentativo andato a vuoto

In ultimo, “il 21 febbraio scorso, l’assessore all’urbanistica Pasquale Scalamogna, si è reso disponibile ad un incontro. Purtroppo tale incontro si è rivelato, ancora una volta, interlocutorio evidenziando la paralisi amministrativo-programmatica e la mancanza di qualsivoglia strategia volta a risolvere il problema. Forse è per questo che il sindaco si è sottratto ad ulteriori incontri: in pratica dal maggio 2022 ad oggi nulla di concreto è stato fatto”.

Nel corso dell’assemblea del 25 febbraio scorso, ricordano Michele Brogna e Orlando Ruggiero a nome del Comitato, “è emerso il malumore e la stanchezza dei cittadini di fronte alla mancanza di concrete iniziative volte alla soluzione del problema. È stato pertanto deciso di sollecitare ancora una volta il sindaco, l’assessore competente e l’amministrazione comunale tutta a volere agire concretamente, affinché sia trovata una soluzione che consenta ai defunti di Piscopio di essere seppelliti nel proprio cimitero e a chi ne ha titolo e necessità di poter realizzare una cappella o un’edicola funeraria”.

“Porteremo la questione sui tavoli istituzionali”

Ora promettono battaglia e affermano: «Se l’amministrazione non dovesse dare immediate, il problema sarà portato all’attenzione degli opportuni organi istituzionali, trattandosi di problematiche urgenti ed indilazionabili». (m.s.)

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