Cinema, il regista Crespi racconta i buoni esempi contro la ‘ndrangheta

“Ho provato un emozione grande nell’auditorium della scuola Allievi di Polizia ‘Andrea Campagna’. Ringrazio Mimma Cacciatore e, per la sensibilità dimostrata e le parole pronunciate, il Questore di Vibo, Annino Gargano, ed il direttore della scuola Allievi, Stefano Dodaro”.

Lo ha detto a Vibo Valentia il regista Ambrogio Crespi, commentando la proiezione di “Terra Mia, non è un Paese per santi”, il film che denuncia la criminalità organizzata e che racconta la rivincita dello Stato, con i buoni esempi che diventano attori. Il cast del film è a Vibo Valentia per una due giorni. “Con i protagonisti della pellicola – dice Crespi – volevano costruire una speranza, consegnare i buoni esempi. C’è una Calabria che reagisce, che dice no alla ‘ndrangheta e che vuole seguire i migliori esempi di legalità. A loro diamo voce”. Nel film, di Index Production e con produzione Proger spa, Klaus Davi, il dirigente scolastico di San Luca, Mimma Cacciatore, i testimoni di giustizia Gaetano Saffioti e Benedetto Zoccola, il giornalista Michele Inserra, il sottufficiale dei Carabinieri Cosimo Sframeli e poi ancora Luciana Careri, fidanzata del carabiniere ucciso dall’Ndrangheta ed il prete anticamorra Don Luigi Merola.

Lo ha detto a Vibo Valentia il regista Ambrogio Crespi, commentando la proiezione di “Terra Mia, non è un Paese per santi”, il film che denuncia la criminalità organizzata e che racconta la rivincita dello Stato, con i buoni esempi che diventano attori. Il cast del film è a Vibo Valentia per una due giorni. “Con i protagonisti della pellicola – dice Crespi – volevano costruire una speranza, consegnare i buoni esempi. C’è una Calabria che reagisce, che dice no alla ‘ndrangheta e che vuole seguire i migliori esempi di legalità. A loro diamo voce”. Nel film, di Index Production e con produzione Proger spa, Klaus Davi, il dirigente scolastico di San Luca, Mimma Cacciatore, i testimoni di giustizia Gaetano Saffioti e Benedetto Zoccola, il giornalista Michele Inserra, il sottufficiale dei Carabinieri Cosimo Sframeli e poi ancora Luciana Careri, fidanzata del carabiniere ucciso dall’Ndrangheta ed il prete anticamorra Don Luigi Merola.

Redazione Calabria 7

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