‘È bastato un semplice ragazzo di trent’anni a dichiarare sui social di essere positivo al Covid19 e di essersi recato a ballare nei giorni precedenti che, i sindaci e il Governo calabrese anticipassero lo Stato italiano, chiudendo tutte le discoteche senza preoccuparsi del danno che avrebbero indotto a chi lo fa per lavoro ed aveva investito soldi per la stagione turistica. Non osiamo immaginare cosa potrebbe accadere alla fine dell’estate, con l’arrivo del primo freddo e delle prime influenze’.
‘Il Governo a guida Giallo/Fucsia andrà nel panico creando nuovi allarmismi e facendo si che Mr. Conte & C. chiudano nuovamente l’Italia, emanando con un nuovo Dpcm un nuovo lockdown, il quale siamo certi metterà in ginocchio del tutto l’economia del nostro Paese e mandando sull’astrico tutti gli italiani. Torneremo – dice Alter – a sentir parlare ai telegiornali con più frequenza di contagi in aumento, di morti causate nuovamente dal covid19, di tricolori appesi sui balconi per dichiarare l’appartenenza e la vicinanza alla nostra Nazione, di sirene delle ambulanze del SUEM118 per le strade delle città, di sanitari che ritornano ad essere ‘Eroi”.
‘Ma queste persone non sono Eroi, sono semplici uomini e donne che hanno scelto di servire il proprio Paese aiutando il prossimo, nella vita reale e di tutti i giorni, sicuramente non come ci fanno vedere nel telefilm E.R.. Quel bel mondo non è reale, la sanità in Italia e sopratutto in Calabria – continua – è ben altro: è caos, è commissariamento, è ambulanze datate con km che hanno superato di gran lunga il chilometraggio consentito, è carenza di barelle e presidi vari. Ma, nonostante i molti problemi, i nostri sanitari continuano a svolgere il proprio lavoro, con o senza pandemia’.
‘Non gli importa se si è un medico con contratto convenzionato e si percepisce quasi mille euro in meno in busta paga di un proprio collega assunto dall’ASP; non gli importa se non si ha diritto a ferie pagate, alla maternità retribuita, al potersi ammalare e rimanere a casa, perché i giorni di malattia vengono decurtati dallo stipendio a fine mese. Se gli viene tolta l’indennità aggiuntiva e bisogna restituirla nonostante l’errore non sia del medico ma di chi ha firmato questa convenzione AIR in Regione Calabria nel 2006. Ancor di più – incalza Alter – se a doverla restituire è solo il medico convenzionato che lavora a Catanzaro, visto che quelli di Vibo Valentia ancora la percepiscono e a quelli di Crotone gli è stata solo sospesa. Nonostante si è sotto la stessa ASP e guida di commissari. Poco gli importa se il famoso bonus statale pari a mille € messo a disposizione per i sanitari che hanno operato durante il periodo covid sia fermo ancora nelle casse dell’ente regionale, perché non si è trovato ancora l’accordo con i sindacati su come erogarli’.
‘Se bisogna – continua il circolo di Fratelli d’ Italia – svolgere doppi turni per la carenza di personale, carenza che non vuole essere risanata dalla sanità italiana e calabrese tramite concorsi, assumendo personale sanitario e dandogli sopratutto pari dignità contrattuale tra gli stessi colleghi. Per loro salvare vite va oltre a tutto ciò’.
‘Con la speranza che i medici calabresi abbiano pari diritti, doveri e dignità contrattuale tra di loro e vengano trattati dall’azienda sanitaria, dalla Regione e dal Governo nazionale per come meritano, facciamo un appello al ministro Speranza e alla nostra governatrice Jole Santelli. La Calabria, nonostante non conosceva il virus per quello che era – conclude Alter – ha retto bene la prima ondata epidemiologica, oggi che siamo a conoscenza di quale potenza di morte può causare, attrezziamoci per tempo creando un centro covid regionale pronto ad affrontare un eventuale ritorno’.
Redazione Calabria 7