Cisal, il calabrese Cavallaro verso la conferma alla guida del sindacato

Da oggi e fino a mercoledì il Congresso Confederale del sindacato autonomo. Prevista la presenza del vicepremier Salvini i ministri Calderone, Fitto, Lollobrigida e Sangiuliano e il leader del M5S Conte. E arriva anche la benedizione di Papa Francesco
Cavallaro cisal

“Una politica di sviluppo che generi occupazione e ricchezza a beneficio non solo delle imprese, ma anche dei lavoratori in un mercato che il Covid e la guerra stanno profondamente mutando”. Alla vigilia del X° Congresso Confederale della Cisal, Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori, il Segretario generale Francesco Cavallaro, cinquantanove anni ancora da compiere, calabrese di Dinami, piccolo Comune dell’entroterra Vibonese di cui è stato anche Sindaco e dal 2010 anche membro del Cnel, detta l’agenda della tre giorni che, da oggi e fino a mercoledì 19 al ‘Marriott Park Hotel’ di Roma, vedrà gli oltre 600 delegati delle 49 federazioni affiliate fare sintesi sugli importanti risultati raggiunti e porre le basi per il futuro della più importante organizzazione sindacale autonoma del nostro Paese.

“Per me e per tutta la dirigenza confederale che mi ha affiancato negli ultimi anni – sottolinea Cavallaro – la soddisfazione è grande per i risultati conseguiti. Se in numeri assoluti siamo la quarta confederazione sindacale italiana, in termini di rappresentatività possiamo vantare percentuali altissime e addirittura primati in numerosi settori. Senza contare che siamo l’unica confederazione autonoma rappresentativa – con dati pubblici e certificati – sia nel lavoro privato che nel pubblico impiego. A consolidare la nostra forza ci sono anche i nostri enti, Patronato e Caf, ormai diffusi e radicati su tutto il territorio nazionale.
Lavoro, la questione salari, la sicurezza nei luoghi di lavoro, il taglio al cuneo fiscale, sono i temi al centro della nostra discussione”.

“Per me e per tutta la dirigenza confederale che mi ha affiancato negli ultimi anni – sottolinea Cavallaro – la soddisfazione è grande per i risultati conseguiti. Se in numeri assoluti siamo la quarta confederazione sindacale italiana, in termini di rappresentatività possiamo vantare percentuali altissime e addirittura primati in numerosi settori. Senza contare che siamo l’unica confederazione autonoma rappresentativa – con dati pubblici e certificati – sia nel lavoro privato che nel pubblico impiego. A consolidare la nostra forza ci sono anche i nostri enti, Patronato e Caf, ormai diffusi e radicati su tutto il territorio nazionale.
Lavoro, la questione salari, la sicurezza nei luoghi di lavoro, il taglio al cuneo fiscale, sono i temi al centro della nostra discussione”.

“La base del futuro”

“Per me e tutta la dirigenza confederale – aggiunge – è un momento in cui andremo a fare sintesi e porremo anche la base del futuro prossimo in ordine al lavoro che ancora ci attende. Abbiamo un programma che punta su una politica di sviluppo che generi ricchezza e occupazione. Bisogna impostare un’economia che lasci spazi solo a quelle imprese che siano in grado di produrre una buona occupazione, apprezzabile non solo per i livelli retributivi, ma anche per la qualità delle tutele previdenziali e assistenziali, per le condizioni di sicurezza, per la stessa stabilità stessa del posto di lavoro. Anch’io faccio mia, in tal senso, l’affermazione di Adriano Olivetti, secondo cui si deve ‘pensare la fabbrica per l’uomo e non l’uomo per la fabbrica, altrimenti non ci sarà mai progresso vero’. Serve in tal senso un nuovo patto per il lavoro per riaffermare il contrasto al lavoro nero e al lavoro povero anche e soprattutto attraverso le relazioni sindacali”.

Oltre un milione di iscritti

E che la Cisal, al suo 66° anno di storia e con oltre 1 milione e 400mila iscritti, rappresenti una realtà consolidata e riconosciuta lo dimostra il ricco parterre di ospiti che porteranno il loro contributo al Congresso con momenti di approfondimento sui temi del lavoro e delle disuguaglianze sociali.
Sul tema “Dignità Umana e del Lavoro. È l’Italia che vogliamo in Europa come progetto comune” hanno, infatti, già assicurato la loro presenza cinque ministri del Governo Meloni: il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini (ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti), Marina Calderone (Lavoro e Politiche sociali), Raffaelle Fitto (Affari europei, Sud, Politiche di Coesione e Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), Francesco Lollobrigida (Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste) e Gennaro Sangiuliano (Cultura).

Ed ancora il sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Claudio Durigon, e numerosi esponenti politici di maggioranza e opposizione e tecnici. Gli interventi dei ministri Fitto, Lollobrigida, Salvini e Sangiuliano sono previsti nella giornata di martedì 18 aprile quando all’assise parteciperanno anche il presidente della Commissione Bilancio della Camera, Giuseppe Mangialavori, i deputati Nicola Carè, Dario Damiani, Claudio Lotito, Maurizio Lupi, Riccardo Tucci, il senatore Marco Silvestroni, il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonio Aurigemma, e Klaus Heeger, segretario generale della Cesi, la Confederazione europea dei sindacati indipendenti che annovera la Cisal tra i soci fondatori.

Il ministro Calderone, invece, interverrà nella giornata di mercoledì 19 aprile quando sono previsti anche gli interventi del deputato Lorenzo Cesa e del leader del M5S Giuseppe Conte. Numerose altre personalità hanno anticipato la loro presenza e tanti i messaggi già pervenuti alla Segreteria del Congresso, dopo quello di Papa Francesco che, nell’inviare la benedizione apostolica, ha auspicato «un rinnovato impegno nella promozione della solidarietà e della dignità della persona umana» e incoraggiato a «perseverare nella sensibilizzazione delle varie istanze sociali ai problemi connessi alla mancanza di lavoro, ponendosi sempre più accanto alle famiglie provate».

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