Sono 12mila i controlli fatti dai carabinieri dei Nas e 778 le violazioni riscontrate in merito all’obbligo del green pass, di cui 428 a datori e titolari. È emerso nel corso dei controlli effettuati in tutto il paese dai militari dal 15 ottobre.
A Falerna, nel Catanzarese, i militari hanno sanzionato il titolare di un ristorante, perché ritenuto responsabile di aver consentito l’accesso e la consumazione al tavolo interno del locale a un cliente privo di certificazione vaccinale.
A Falerna, nel Catanzarese, i militari hanno sanzionato il titolare di un ristorante, perché ritenuto responsabile di aver consentito l’accesso e la consumazione al tavolo interno del locale a un cliente privo di certificazione vaccinale.
A Reggio Calabria i carabinieri hanno multato il responsabile legale di un circolo culturale, dal momento che avrebbe permesso a cinque clienti di rimanere nel locale, nonostante fossero privi di mascherine. Stesso controllo effettuato in una sala scommesse, dove i carabinieri hanno sanzionato il titolare e 9 minorenni, sorpresi nel locale senza mascherine. Deferiti inoltre due ragazzi per essersi rifiutati di mostrare i documenti. I militari hanno fatto multe per un totale di 10.600 euro. Disposta la chiusura per 5 giorni per entrambe le attività.
I numeri dei carabinieri
Nel corso dei controlli in tutta Italia, i militari hanno comminato 350 multe a clienti e utenti, mentre 68 sono quelle contestate a dipendenti impegnati in attività lavorative privi di certificato verde. Gli esiti delle ispezioni evidenziano 497 sanzioni (pari al 64% complessivo) rilevate in ristoranti, pizzerie e bar, delle quali 93 hanno interessato il mancato controllo/possesso del green pass da parte degli operatori delle attività; ulteriori 108 (14%) sono state contestate presso sale scommesse, sale gioco e attività ricreative, 91 (12%) presso palestre e piscine, nonché 57 (7%) nell’ambito dei servizi di estetica e centri massaggio, per un valore complessivo di oltre 312 mila euro di sanzioni amministrative.
Contestate altre 430 violazioni
Gli interventi dei Nas hanno riguardato anche la corretta applicazione delle misure di contenimento alla diffusione epidemica, contestando ulteriori 430 violazioni dovute all’inosservanza circa le operazioni di sanificazione, l’uso delle mascherine, le informazioni agli utenti e agli stessi dipendenti sulle norme di comportamento e di distanziamento. Emessi anche provvedimenti di chiusura temporanea da uno a cinque giorni nei confronti di 25 attività.
Controlli anche in farmacie e ambulatori
Le attività di controllo hanno interessato anche le farmacie e gli ambulatori di analisi per verificare la corretta attuazione delle disposizioni relative alle modalità di esecuzione dei testi rapidi e dei tamponi per la ricerca del Covid-19. Al riguardo, ispezionate 1.200 strutture sanzionando, anche penalmente, 42 gestori per aver condotto l’attività diagnostica in difformità alle norme e ai protocolli d’intesa, con locali non idonei e/o non autorizzati, l’omesso utilizzo di dispositivi di protezione individuale, l’applicazione di prezzi dei test superiori a quelli calmierati, nonché l’omessa alimentazione della banca dati sanitaria usata per la tracciatura dei contagi.