Cocaina, armi e furti: chiesto rinvio a giudizio per 12 degli indagati nell’operazione Freccia Bianca

Inizialmente gli indagati erano 26, ma alcune posizioni sono state stralciate a causa della prescrizione

La Dda di Reggio Calabria ha chiesto il processo per gli indagati dell’inchiesta “Freccia Bianca” che avrebbe fatto luce su un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. Tra questi c’è anche il boss di Villa San Giovanni Pasquale Bertuca, coinvolto nell’indagine coordinata dal procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri, dall’aggiunto Giuseppe Lombardo e dal sostituto procuratore della Dda Sara Amerio. Sono 12 complessivamente gli imputati per i quali la Procura ha chiesto al gup il rinvio a giudizio. Inizialmente gli indagati erano 26, ma alcune posizioni sono state stralciate a causa della prescrizione. Tra i reati contestati ci sono la detenzione illecita ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto abusivo d’armi (anche da guerra), furto, ricettazione, riciclaggio, estorsione ai danni di un imprenditore operante nel settore della ristorazione e danneggiamento a mezzo incendio di alcune autovetture.

Gli indagati

Gli indagati

I principali indagati sono Antonio Bellantone, detto La Zia e ritenuto il promotore dell’organizzazione, Gabriele Alleruzzo e Rocco Scarfone detto Ceres. Quest’ultimo era il braccio destro e uomo fidato di Bellantone che aveva collocato la base operativa dell’associazione a Cannitello. Da lì, secondo gli inquirenti, veniva gestito lo spaccio di cocaina e cannabis nella città di Villa San Giovanni. Dalle indagini è emerso che Pasquale Bertuca detto “il nano” era in contatto con Bellantone e Scarfone dai quali si riforniva di droga per uso personale. Al boss di Villa San Giovanni, infatti, la Dda contesta lo spaccio di una “mezza dose” a un altro assuntore di sostanze stupefacenti, il danneggiamento di due auto incendiate, la detenzione di armi e l’estorsione ai danni del titolare dell’Autostello costretto a pagare mille euro per “mettersi a posto” con la cosca di Villa San Giovanni.

Armi da guerra, cocaina, marijuana ed estorsioni: 26 indagati nel Reggino

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
La tragedia nella serata di ieri, con la donna ritrovata esanime nella sua abitazione solo al termine delle operazioni, in tarda nottata
Rimasta incastrata tra le lamiere, ha riportato fratture alle gambe. Nelle altre auto anche una coppia di anziani
Si inizia con il passaggio di consegne con Genova, in programma il 27 aprile nel capoluogo ligure: sindaco e Giunta al lavoro
L'Intervista
Il candidato a sindaco di Pd e M5s pronto a mettere in campo un gruppo libero da collusioni: "Trasparenza e legalità per il risanamento della città"
Gli agenti della squadra mobile hanno individuato il ragazzo dopo un'indagine lampo e segnalato ai colleghi della polizia ferroviaria di Roma
Le suore del Matris Domini saranno trasferite in Toscana. Incerto il destino del complesso
Dalle registrazioni video dei carabinieri è emerso un quadro di violenze e soprusi, condotte aggressive da parte della maestra, che si rivolgeva al bambino con insulti e schiaffi
Il primo ministro ha abbracciato e baciato Patrizia Scurti mentre scendeva dall’aereo
Dei due turisti argentini uno era riuscito a raggiungere la grotta, mentre l’altro era rimasto in balia delle onde
Cancellati 4 voli su Roma, due in arrivo e due in partenza. I lavori già programmati e rientranti nei piani di sviluppo
RUBRICHE

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2024 © All rights reserved