Codacons: “Sul film strage Duisburg non stiamo con nessuno”

Da sempre siamo contro la filmografia che vede la ‘ndrangheta protagonista, perché è molto più pericolosa che formativa. Il rischio di produrre effetti “emulativi”, soprattutto nei ragazzi, è infatti estremamente elevato. Tuttavia contestiamo l’insolita levata di scudi da parte dell’intera politica regionale, con il Governatore in testa. Lo afferma il Codacons, intervenendo sulla querelle relativa alla fiction di Rai1 sui fatti di Duisburg.

“E’ triste che il Presidente Oliverio abbia ad indignarsi – sostiene Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons – perché nel corso dello “sceneggiato” sulla strage di Duisburg, su di un treno si poteva leggere “Puglia” in luogo di “Calabria” o perché qualche termine dialettale risultasse errato o, peggio ancora, perché le tradizioni enogastronomiche fossero state profanate o, infine, perché le scene siano state girate in Puglia e non in Calabria. Se il Governatore si fosse informato, probabilmente avrebbe saputo che il film è stato realizzato con il contributo della Regione Puglia (190.964,00 euro) con risorse POR Puglia 2014/2020 e con il sostegno di Apulia Film Commission (sempre Puglia)!”.

“E’ triste che il Presidente Oliverio abbia ad indignarsi – sostiene Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons – perché nel corso dello “sceneggiato” sulla strage di Duisburg, su di un treno si poteva leggere “Puglia” in luogo di “Calabria” o perché qualche termine dialettale risultasse errato o, peggio ancora, perché le tradizioni enogastronomiche fossero state profanate o, infine, perché le scene siano state girate in Puglia e non in Calabria. Se il Governatore si fosse informato, probabilmente avrebbe saputo che il film è stato realizzato con il contributo della Regione Puglia (190.964,00 euro) con risorse POR Puglia 2014/2020 e con il sostegno di Apulia Film Commission (sempre Puglia)!”.

“Quanto al danno d’immagine, rammentiamo al Governatore che il vero danno per la Calabria è la n’ndrangheta e non la verità. Iniziasse a far pulizia invece di ergersi a novello censore delle fiction – prosegue Di Lieto – Sono anni che andiamo avanti con arresti e rinvii a giudizio che vedono coinvolta l’intera classe politica Calabrese… e ci si indigna per un programma televisivo! Per liberare la Calabria l’unica via d’uscita sono le dimissioni in massa di tutti i consiglieri regionali e questa ultima stucchevole presa di posizione del Governatore ci spinge a continuare ad appellarci al senso di dignità dei Consiglieri affinché vogliano essere ricordati come coloro che hanno posto fine ad una delle pagine più nere della nostra regione” – conclude il rappresentante del Codacons”.

Redazione Calabria 7

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