Coldiretti, Emergenza Corona Virus- Latte, filiera tra le più esposte prezzi in caduta libera stop al prodotto straniero.

Estate torrida Coldiretti

Con i supermercati presi d’assalto a causa dell’emergenza Coronavirus e le buone vendite registrate per i prodotti lattiero-caseari, è inaccettabile che alcuni caseifici stiano comunicando l’abbassamento del prezzo pagato agli allevatori. Lo rileva Coldiretti, che ha chiesto l’intervento della Regione Calabria a tutela delle aziende agricole del comparto, 320  nella regione e la maggioranza a conduzione familiare,   che ogni anno producono 2mila quintali di latte al giorno e svariati tipi di formaggio di cui alcuni  di origine protetta.

La stessa situazione si sta verificando anche nel comparto ovi-caprino. Certamente sono crollati i consumi di bar, alberghi e ristoranti e i prezzi sono in caduta libera tanto è che diversi produttori di latte parlano di crisi nera. Ogni giorno dopotutto, le mucche devono alimentarsi e il lavoro in stalla va fatto e quindi le spese ci sono eccome! “All’assessore Gallo  – dichiara Franco Aceto presidente di Coldiretti Calabria – abbiamo chiesto di attivarsi al più presto presso i Ministeri dell’Agricoltura e della Sanità affinchè rendano disponibili al più presto i nomi delle imprese che importano latte e i quantitativi di prodotto importato, utilizzato per fare mozzarelle e formaggi freschi e stagionati da rivendere sotto la copertura di marchi calabresi; è assurdo che, in questo delicato momento, ci siano alcuni caseifici che continuano ad importare latte anziché valorizzare la produzione del nostro territorio”. Queste aziende agroindustriali – prosegue Aceto – non dovranno accedere ad eventuali aiuti, regionali e non, destinati alla filiera lattiero-casearia. Si tratta di correttezza e trasparenza nei confronti dei nostri allevatori che stanno continuando a garantire, nonostante le difficoltà, la produzione. Occorre poi – prosegue Aceto – che immediatamente ci sia una cabina di regia e il regista non può che essere l’assessore Gallo, al quale chiediamo di convocare  la filiera produttiva del settore lattiero-caseario affinchè nell’immediato ci siano garanzie per il ritiro e la composizione del prezzo per il pagamento del latte ai produttori e altre forme di sostegno quali il latte agli indigenti, oltre allo stoccaggio pubblico e privato. La stessa cabina di regia anche – aggiunge Aceto  – con la GdO e D.O. affinchè prediligano approvvigionamenti di prodotti fatti con latte calabrese . Nonostante questa emergenza sanitaria – commenta Aceto – tutti noi operatori del settore agricolo e zootecnico , continuiamo ad assicurare l’approvvigionamento quantitativo di beni di prima necessità, di qualità e sicuri. Coldiretti  – conclude Aceto – ha già allertato tutte la rete organizzativa per monitorare gli attacchi contro le stalle, attivando una casella di posta elettronica sos.speculatoricoranavirus@coldiretti.it per raccogliere informazioni e segnalazioni sulla base delle quali agire a livello giudiziario se non verranno fornite adeguate motivazioni.

La stessa situazione si sta verificando anche nel comparto ovi-caprino. Certamente sono crollati i consumi di bar, alberghi e ristoranti e i prezzi sono in caduta libera tanto è che diversi produttori di latte parlano di crisi nera. Ogni giorno dopotutto, le mucche devono alimentarsi e il lavoro in stalla va fatto e quindi le spese ci sono eccome! “All’assessore Gallo  – dichiara Franco Aceto presidente di Coldiretti Calabria – abbiamo chiesto di attivarsi al più presto presso i Ministeri dell’Agricoltura e della Sanità affinchè rendano disponibili al più presto i nomi delle imprese che importano latte e i quantitativi di prodotto importato, utilizzato per fare mozzarelle e formaggi freschi e stagionati da rivendere sotto la copertura di marchi calabresi; è assurdo che, in questo delicato momento, ci siano alcuni caseifici che continuano ad importare latte anziché valorizzare la produzione del nostro territorio”. Queste aziende agroindustriali – prosegue Aceto – non dovranno accedere ad eventuali aiuti, regionali e non, destinati alla filiera lattiero-casearia. Si tratta di correttezza e trasparenza nei confronti dei nostri allevatori che stanno continuando a garantire, nonostante le difficoltà, la produzione. Occorre poi – prosegue Aceto – che immediatamente ci sia una cabina di regia e il regista non può che essere l’assessore Gallo, al quale chiediamo di convocare  la filiera produttiva del settore lattiero-caseario affinchè nell’immediato ci siano garanzie per il ritiro e la composizione del prezzo per il pagamento del latte ai produttori e altre forme di sostegno quali il latte agli indigenti, oltre allo stoccaggio pubblico e privato. La stessa cabina di regia anche – aggiunge Aceto  – con la GdO e D.O. affinchè prediligano approvvigionamenti di prodotti fatti con latte calabrese . Nonostante questa emergenza sanitaria – commenta Aceto – tutti noi operatori del settore agricolo e zootecnico , continuiamo ad assicurare l’approvvigionamento quantitativo di beni di prima necessità, di qualità e sicuri. Coldiretti  – conclude Aceto – ha già allertato tutte la rete organizzativa per monitorare gli attacchi contro le stalle, attivando una casella di posta elettronica sos.speculatoricoranavirus@coldiretti.it per raccogliere informazioni e segnalazioni sulla base delle quali agire a livello giudiziario se non verranno fornite adeguate motivazioni.

REDAZIONE CALABRIA 7

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