di Antonio Battaglia – Era importante fare risultato per evitare di perdere terreno in classifica, per ridurre il kafkiano ko contro la Paganese a mero incidente di percorso, per accaparrarsi tre punti pesantissimi. Vittoria doveva essere e vittoria è stata per il Catanzaro, che sbanca il “Renzo Barbera” e batte un Palermo reduce da due vittorie consecutive. 1-2 il risultato finale di un match equilibratissimo, ben giocato dalle Aquile e combattuto sino al gol decisivo di Martinelli arrivato a dieci minuti dalla fine. Un successo essenziale specie per il morale dei ragazzi di Calabro, che nel prossimo weekend affronteranno la temibile capolista Ternana.
Primo tempo
Primo tempo
Nei primi minuti le squadre si fronteggiano in una intensa fase di studio, ma i padroni di casa sembrano voler provare ad affondare con maggiore insistenza. Il primo squillo del match arriva al minuto 10, con un colpo di testa da parte di Lucca che termina fuori. I ritmi sono alti, ma le squadre commettono diversi errori in fase di costruzione. La reazione giallorossa arriva al quarto d’ora con una conclusione potente di Carlini che chiama Pelagotti all’intervento. Le Aquile aumentano i giri del motore e al 16’ creano un brivido con un colpo di testa di Di Massimo, mentre tre minuti dopo è Curiale a farsi notare con una conclusione dentro l’area.
Il Catanzaro si distende con tutti i suoi effettivi e mette in difficoltà il Palermo, che però rimane in partita e al 20’ sfiora il gol: cross di Santana dalla sinistra, Lucca colpisce bene di testa ma il pallone, complice una deviazione avversaria, termina fuori. Al 27’, la svolta del match: buona trama offensiva del Catanzaro, il pallone arriva a Verna che si insinua in mezzo alla difesa avversaria, si presenta davanti a Pelagotti e deposita nell’angolino basso. Il Palermo non si scompone e soli quattro minuti dopo pareggia i conti con un eurogol di Floriano, bravo a infilare al sette un tiro a giro dal limite. Dopo il gol del pari, il Palermo si spinge in avanti e prova ad approfittare dell’annebbiamento degli ospiti, che tuttavia chiudono gli spazi e neutralizzano le imprecise sortite offensive dei rosanero.
Secondo tempo
In avvio di match sembra ripetersi lo stesso copione che ha animato l’ultima parte della prima frazione, ma la prima chance capita al Catanzaro con Di Massimo che prova a incrociare consegnando però il pallone a Pelagotti. Sul ribaltamento di fronte, il Palermo sfiora il pari con Floriano che davanti alla porta non arriva sul pallone per un soffio.
La squadra rosanero aumenta i giri del motore e al 55’ Santana prova un destro potente dal limite dell’area che chiama Pelagotti alla respinta con i pugni. Boscaglia opta per gli ingressi di Palazzi e Crivello e, poco più tardi, del duo Silipo-Rauti. Calabro risponde con la sostituzione Curiale-Evacuo, ma il match si mantiene a ritmi equilibrati. Al minuto 80, ecco la svolta: calcio di punizione dall’out sinistro battuto da Corapi, colpo di testa da parte di Martinelli che si infila in rete. E’ la definitiva mazzata per i padroni di casa, che non riescono a reagire con lucidità e creano un brivido solo al minuto 80 con un colpo di testa di Saraniti, che nel recupero viene espulso per doppia ammonizione.