di Bruno Mirante – E’ iniziata da qualche minuto la riunione del Consiglio dei Ministri dedicata al “Decreto legge: Misure urgenti per il rilancio del servizio sanitario della Regione Calabria”. Mentre i calabresi attendono di sapere in maniera chiara e definitiva se la regione sarà “zona rossa”, la martoriata sanità del territorio si appresta a veder prolungato ed esteso il commissariamento governativo. Le bozze del provvedimento circolano da giorni ma oggi, dunque, dovrebbe essere la giornata decisiva per l’approvazione del decreto che va ad ampliare i poteri del futuro commissario ad acta nominato dal Governo.
I poteri per il contrasto al Covid
I poteri per il contrasto al Covid
Anzitutto “i nuovi” poteri del commissario comprenderanno anche un ruolo importante nel contrasto all’emergenza sanitaria in atto: ove delegato dal commissario straordinario nazionale Domenico Arcuri, il commissario della sanità calabrese si occuperà del Programma operativo di potenziamento delle Terapie intensive e semi-intensive.
Fino alla nuova nomina, il ruolo continuerà ad essere ricoperto dal generale Saverio Cotticelli. Sono in ogni caso revocate le procedure selettive dei direttori generali in corso alla data di entrata in vigore del decreto. “I direttori generali degli enti del servizio sanitario della Regione Calabria – si legge nella bozza – eventualmente nominati dalla Regione nei trenta giorni anteriori alla data di entrata in vigore del presente decreto cessano dalle loro funzioni dall’entrata in vigore del presente decreto”.
I Sub commissari
Il Commissario ad acta sarà affiancato da due sub commissari “di qualificata e comprovata professionalità ed esperienza, rispettivamente, in materia di gestione sanitaria e in materia amministrativa”. Ad affiancare l’azione del nuovo commissario vi sarà anche l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS) che fornirà supporto tecnico e operativo.
La durata
Nella bozza del decreto sanità si legge che “le disposizioni si applicano sino alla attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Calabria e comunque non oltre 24 mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, prorogabili di ulteriori 12 mesi con delibera del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro della salute”.
Le reazioni del mondo politico
Non appena è iniziata a circolare la bozza del Decreto Calabria bis si è assistito ad una levata di scudi da parte di diversi esponenti del centrodestra calabrese (ma non solo) che non hanno lesinato commenti come “occupazione politica” del governo in riferimento al prolungamento del commissariamento sanità calabrese. La deputata di Fratelli d’Italia ha presentato una interrogazione al Ministro della Salute Roberto Speranza mentre la giunta regionale ha dato mandato al presidente Spirlì di intercedere con il presidente Mattarella per evitare l’approvazione di un provvedimento “chiaramente incostituzionale, dal momento che limita, in modo evidente e inaccettabile, il principio di autodeterminazione della comunità calabrese”.