di Bruno Mirante – La telenovela continua. Sembrava fatta per l’individuazione del nuovo commissario chiamato dal Governo a risollevare le sorti della sanità calabrese dopo le dimissioni di Saverio Cotticelli e le rinunce di Giuseppe Zuccatelli ed Eugenio Gaudio, ma l’attesa pare destinata a continuare. A sollecitare i colleghi dell’Esecutivo ci ha pensato il ministro per il Sud, Peppe Provenzano con un tweet: “Non compiere ulteriori passi falsi non significa fermarsi. L’ho detto in Cdm, lo dico da giorni e ogni giorno è prezioso. Occorre nominare al più presto il nuovo commissario alla Sanità in Calabria. Non mancano le persone di valore. I calabresi ci hanno aspettato fin troppo”.
In una prima fase, quella immediatamente successiva al “no grazie, mia moglie non vuole trasferirsi a Catanzaro” pronunciato dall’ex rettore della Sapienza, la scelta pareva essere ricaduta sull’ex investigatore di Mani Pulite Federico D’Andrea, ma alla fine l’ipotesi parrebbe sfumata, a far vacillare il manager sarebbero stati i dubbi sulla durata dell’incarico (ma non è da escludere che Palazzo Chigi ritorni alla carica per quella che rimane la prima scelta del governo). Così si è corso ai ripari (si fa per dire visto e considerato che sono ormai due settimane che la Calabria si ritrova senza una guida nel settore sanitario e senza una vera e propria catena di comando data l’emergenza in corso) ed ecco spuntare il nome di Francesco Paolo Tronca, avvistato da LaPress mentre consumava la cena in compagnia del viceministro alla salute Sileri. Ma anche l’ex responsabile del Campidoglio, secondo fonti governative, sarebbe orientato al gran rifiuto. Sul tavolo del governo, al momento, ci sarebbe solamente il nome del Luisa Latella, già Prefetto di Catanzaro e di Vibo e attuale commissario prefettizio insediato al vertice dell’azienda sanitaria provinciale di Catanzaro all’indomani dello scioglimento per infiltrazioni mafiose. Ma le trattative sono in continua evoluzione e non sono escluse sorprese o colpi di scena. Nelle ultime ore, infatti, hanno preso quota le quotazioni di Francesco Bevere, direttore generale del Dipartimento tutela della salute, politiche sanitarie della regione Calabria. Un’opzione, per così dire interna (dal forte significato politico) e conforme al tipo di profilo richiesto per l’incarico.
In una prima fase, quella immediatamente successiva al “no grazie, mia moglie non vuole trasferirsi a Catanzaro” pronunciato dall’ex rettore della Sapienza, la scelta pareva essere ricaduta sull’ex investigatore di Mani Pulite Federico D’Andrea, ma alla fine l’ipotesi parrebbe sfumata, a far vacillare il manager sarebbero stati i dubbi sulla durata dell’incarico (ma non è da escludere che Palazzo Chigi ritorni alla carica per quella che rimane la prima scelta del governo). Così si è corso ai ripari (si fa per dire visto e considerato che sono ormai due settimane che la Calabria si ritrova senza una guida nel settore sanitario e senza una vera e propria catena di comando data l’emergenza in corso) ed ecco spuntare il nome di Francesco Paolo Tronca, avvistato da LaPress mentre consumava la cena in compagnia del viceministro alla salute Sileri. Ma anche l’ex responsabile del Campidoglio, secondo fonti governative, sarebbe orientato al gran rifiuto. Sul tavolo del governo, al momento, ci sarebbe solamente il nome del Luisa Latella, già Prefetto di Catanzaro e di Vibo e attuale commissario prefettizio insediato al vertice dell’azienda sanitaria provinciale di Catanzaro all’indomani dello scioglimento per infiltrazioni mafiose. Ma le trattative sono in continua evoluzione e non sono escluse sorprese o colpi di scena. Nelle ultime ore, infatti, hanno preso quota le quotazioni di Francesco Bevere, direttore generale del Dipartimento tutela della salute, politiche sanitarie della regione Calabria. Un’opzione, per così dire interna (dal forte significato politico) e conforme al tipo di profilo richiesto per l’incarico.
Domani la conferenza Stato-Regioni dalla Cittadella
Boccia: “Il Governo è vicino con tutte le forze agli operatori sanitari calabresi”
Intanto domani il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, presiederà le sedute della Conferenza Unificata e della Conferenza Stato-Regioni (previste dalle 12.30) da Catanzaro, dalla sede della Regione Calabria. “Grazie alla cortese ospitalità del presidente Nino Spirlì – ha commentato Boccia. Il Governo è vicino con tutte le forze agli operatori sanitari calabresi, ai pazienti, alla Calabria onesta e alle sue istituzioni nel solco della collaborazione già avviata con l’indimenticabile presidente Jole Santelli il cui lavoro in difesa del territorio e della comunità calabrese, oggi più che mai, merita il nostro apprezzamento e rispetto”.
Fuori dal Palazzo la protesta di precari e sindacati
Nel piazzale antistante la Cittadella di località Germaneto a Catanzaro, in contemporanea alla Conferenza, si terrà un sit-in di protesta promosso dall’Unione Sindacale di Base per chiedere la stabilizzazione di tutti i tirocinanti alla quale hanno aderito movimenti civici e politici provenienti da tutta la regione.