Arrestato nell’ambito dell’operazione Diacono coordinata dalla Procura di Vibo Valentia, Dimitri Maria Licata è stato scarcerato nelle scorse ore. Accusato di far parte di un’associazione per delinquere che avrebbe dato origine a un complesso sistema di corruzione volto alla compravendita di titoli di studio per accedere a concorsi pubblici l’indagato è stato posto agli arresti domiciliari. Il mercimonio sarebbe, secondo l’ipotesi accusatoria, stato avallato dagli organi ispettivi deputati alla verifica della correttezza delle procedure di attestazione e da soggetti in forze al Ministero dell’Istruzione. Il gip del Tribunale di Vibo Valentia Francesca Del Vecchio ha accolto l’istanza presentata dai difensori Diego Brancia e Francesco Sabatino disponendo per Licata la misura meno afflittiva della detenzione domiciliare. Anche il pm aveva espresso parere positivo in merito all’allontamento dal carcere dell’indagato chiamato a rispondere del reato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla produzione di atti falsi.