Esplode l’ironia sui social dopo l’ufficializzazione dal sostegno alla candidatura a sindaco di Catanzaro da parte della Lega e di Forza Italia. Il deputato del Movimento Cinquestelle Paolo Parentela commenta con sarcasmo la notizia: “Adesso gli elettori di centrosinistra e di tutta l’area progressista hanno una certezza: presto Salvini salirà sul palco per abbracciare il nuovo acquisto ed invitarlo al Papeete, oppure ad una scampagnata a Przemysl con t-shirt indosso”. Per il parlamentare grillino Donato diventa “l’uomo dei conservatori e dei liberali, dopo un passato da comunista”, una conversione in piena regola: da “Bella ciao” a “Va, pensiero”.
“Stop a inciuci e teatri della vecchia politica”
“Stop a inciuci e teatri della vecchia politica”
Il parlamentare del Movimento 5 Stelle si sofferma anche sull’alleanza con Forza Italia: “Donato entra pure nel club azzurro. Magari parteciperà al prossimo matrimonio finto di Berlusconi, se dovesse andargli male, come credo”. Al di là delle battute, Parentela sottolinea il dato politico della svolta nel centrodestra: “Possiamo costruire meglio il nostro progetto con Nicola Fiorita, coinvolgendo ancora di più riformisti, progressisti e società civile che vogliono una Catanzaro dei cittadini e quindi rifiutano inciuci e teatri della vecchia politica”.
“La svolta sovranista di Donato”
Ilarità anche dagli attivisti di M5s per i quali il risiko pre-elettorale è diventato il “gioca jouer” del trasformismo”. “Valerio Donato – scrivono – diceva di non volere Tallini, ma si è preso Forza Italia, diceva di non volere Abramo, ma si è preso Coraggio Italia”. I grillini parlano di “svolta sovranista” e aggiungono: “Con l’ingresso della Lega di Matteo Salvini, Donato sale (anche) sul Carroccio. Il rassemblement di centrodestra ha, quindi, un candidato che continua a proclamarsi di sinistra per strizzare l’occhio a qualche ex o attuale esponente del Pd , ma che nei fatti abbraccia il sovranismo dalla sera alla mattina”. Poi l’appello ai catanzaresi per “distinguere la politica dalle accozzaglie” e la chiosa finale: “E’ evidente che il notabilato del centrodestra catanzarese, ammaccato, se non usurato dal ventennio Abramo, dagli scandali, dalle inchieste e dalla malagestio offerta alla città, si vogliano letteralmente riciclare dietro un dotto professore, stimato nei salotti, ma lontano dal popolo”.