E’ atteso in queste ore, non si sa bene a che ora e neanche dove, un vertice tra il segretario regionale del Pd Nicola Irto e la coordinatrice calabrese di M5S Anna Laura Orrico. Al centro del faccia a faccia le elezioni comunali a Rossano-Corigliano e, soprattutto, a Vibo Valentia dove il centrosinistra è più spaccato che mai. La situazione è nota: l’assemblea cittadina del Pd punta sull’ex presidente della Provincia di Vibo Enzo Romeo mentre il coordinamento vibonese dei Cinquestelle hanno indicato come candidato di bandiera il capogruppo in Consiglio comunale Domenico Santoro. Un muro contro muro, apparentemente senza via d’uscita.
Il post di Lo Schiavo: “Divisi si perde”
Irto e Orrico chiederanno il soccorso del leader del gruppo Liberamente Progressisti, il consigliere regionale vibonese Antonio Lo Schiavo il quale ha già escluso una sua candidatura a sindaco che avrebbe risolto probabilmente tutti i problemi mettendo d’accordo le varie anime del centrosinistra. Nelle ultime settimane Lo Schiavo è intervenuto su diversi argomenti evitando accuratamente di fare dichiarazioni pubbliche sulle prossime elezioni amministrative a Vibo. Il silenzio lo ha rotto l’altra sera con un post pubblicato sui social: “Spero che ritorni la ragione, ma il tempo sta per scadere”. Il messaggio è chiaro ed è rivolto a tutti coloro che hanno trasformato il tavolo del centrosinistra in un’autentica babele. “Mi sono ripromesso – scrive Lo Schiavo – di contribuire a costruire una coalizione ampia che allarghi il campo progressista per competere contro una destra forte e radicata. Conosco bene la città e le sue dinamiche. Divisi si perde e si regala ancora una volta una facile vittoria alle stesse forze che governano Vibo da anni”.
Il caso Vibo e il “modello Foggia”
Un invito all’unità ma anche all’allargamento della coalizione. Un messaggio inviato al Pd e al Movimento Cinquestelle innanzitutto ma pure un segnale indirizzato alle forze centriste guidate dal leader di Azione Stefano Luciano. D’altronde, è assai chiaro che il “modello Foggia” sarebbe l’unica via d’uscita dal pantano nel quale è finita la sinistra vibonese. Per arrivarci serve l’azzeramento di tutte le proposte messe in campo e un tavolo allargato più che ai micro-partiti e alle minuscole associazioni alle forze anti-Meloni a Roma, anti-Occhiuto alla Regione, anti-Limardo a Vibo. “La cosa che mi dispiace è che una sfida ambiziosa e difficile – conclude Lo Schiavo – ma che per una volta le forze progressiste possono concretamente vincere per qualcuno si sia ridotta a una sfida tra sigle di partiti”.