Comunali Catanzaro, Boccia a gamba tesa sull’ex Pd Donato: “Chi lo vota sostiene Salvini e Lega” (VIDEO)

Strali contro le "tre destre", il civismo "mascherato" e frecciate a Donato: "Chi è andato via dal nostro partito ha sbagliato. La storia dice questo"

Francesco Boccia ha anticipato di quasi una settimana il ritorno di Enrico Letta in Calabria (LEGGI QUI). Lo ha fatto per presentare ufficialmente da responsabile Enti Locali la lista del Partito democratico, punta di diamante del “campo largo” voluto da Enrico Letta che a Catanzaro sosterrà il leader di Cambiavento Nicola Fiorita. Non ci sono parlamentari tra i trentadue candidati al Consiglio comunale così come avverrà in altre città italiane ma il gruppo dirigente catanzarese ha deciso di metterci la faccia e di giocarsi la partita in prima persona. Così il capolista sarà l’attuale coordinatore cittadino Fabio Celia e al trentaduesimo posto (su sua espressa richiesta) figura la presidente dell’assemblea regionale Giusi Iemma. “Lei – ha dichiarato Boccia a tal proposito –  è una donna straordinaria che ha ottenuto un successo importante alle Regionali e ora si candida con grande generosità da ultima nella lista. Io ho molto apprezzato questo gesto e sono sicuro che sarà un nostro punto di riferimento nel prossimo Consiglio comunale”.

L’impegno del Pd per Catanzaro

L’impegno del Pd per Catanzaro

Boccia guarda oltre il 12 giugno quando Catanzaro andrà alle urne per scegliere l’erede di Sergio Abramo e rinnovare il Consiglio comunale. Ringrazia il segretario regionale Nicola Irto e quello provinciale Domenico Giampà, presenti al suo fianco unitamente al candidato sindaco Nicola Fiorita. “Noi a Catanzaro – promette – faremo ciò che abbiamo fatto a Napoli. L’impegno continuerà anche dopo. In Parlamento non un deputato, ma un intero gruppo parlamentare sarà riferimento della città di Catanzaro. Letta verrà qui a dire che il Pd ci sarà soprattutto dopo, quando Nicola Fiorita sindaco avrà bisogno di risposte in tempo reale”.

L’attacco alla Lega e a Donato

Strali contro le “tre destre” di Catanzaro, il civismo “mascherato” e frecciate a Donato, l’ex che ha strappato la tessera del Partito democratico avviando un progetto autonomo rispetto a quello del centrosinistra. “Chi è andato via – sostiene Boccia – ha sbagliato come ha dimostrato la storia di questi ultimi quindici anni. Ricordatelo a Donato”. Inevitabile il collegamento tra il prof dell’Umg con la Lega definito come “il partito quasi sempre in rotta di collisione con il Pd sulle questioni sociali che riguardano il Sud”. Un rapporto controverso quello con tra il Carroccio e i Dem: alleati a Roma, avversari a Catanzaro. Una contraddizione? Non per Boccia che con la Lega evidentemente si può governare il Paese ma non amministrare il capoluogo di Regione. “Bisogna sapere – avverte – che chi vota Donato sta votando Salvini e questo deve essere un tema molto chiaro agli elettori. Se vogliono votare Salvini devono votare Donato. Io penso che i catanzaresi non vedono l’ora di liberarsi di questa cappa”. L’unica alleanza possibile per Boccia è quella con il Movimento Cinquestelle: “Ci porterà a vincere le elezioni a Catanzaro. Le divergenze a Roma? Si chiama confronto ed è il sale della politica”. (mi.fa.)

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