di Mimmo Famularo – Ha diviso il centrosinistra e sta lacerando il centrodestra. Valerio Donato è l’uomo del momento a Catanzaro. In tanti lo cercano e in molti lo vogliono. Il suo progetto civico fa proseliti in entrambi gli schieramenti ma la novità di questa tornata elettorale, che porterà al rinnovo del consiglio comunale di Catanzaro e all’elezione del successore di Sergio Abramo, rischia di trasformarsi in un’operazione di maquillage per chi ha bisogno di rifarsi il look all’epilogo di un quinquennio amministrativo tutt’altro che positivo per il capoluogo di regione. “Fino a questo momento – dichiara Valerio Donato ai microfoni di Calabria7 – la proposta messa in campo ha riscosso una grande simpatia. C’è una grandissima attenzione da parte dei cittadini e da parte delle liste che normalmente sono in campo per le competizioni comunali e c’è un grande interesse nei quartieri dove vi è particolare attenzione nei progetti che stiamo proponendo”. Il suo progetto civico sembra piacere alla gente ma anche alle lobbies che a Catanzaro hanno voce in capitolo ma anche molti interessi trasversali e seguono i passi del giurista bravo a dribblare con filosofia le domande più scomode muovendosi con abilità in quel centro di gravità che sta attirando il meglio e il peggio di una città al crepuscolo di un’era. “Io ringrazio chiunque – risponde con fair play Donato – esprima apprezzamento per la proposta indipendentemente da chi viene formulata. In questo momento stiamo ricevendo moltissimi contatti per eventuali coalizioni e valuteremo ogni possibilità. Poi ci determineremo di conseguenza con il nostro comitato che verificherà ogni profilo e si determinerà di conseguenza”.
– Il suo progetto civico fa proseliti a destra e sinistra. Il rischio è quello di creare un “minestrone” alla lunga indigesto per la città?
– Il suo progetto civico fa proseliti a destra e sinistra. Il rischio è quello di creare un “minestrone” alla lunga indigesto per la città?
“Quello che potrebbe essere mal digerito è se la proposta fosse confusionaria. Se poi ci sono più anime della politica o della città che aderiscono vuol dire che è una proposta apprezzabile. Questo non è un fatto negativo ma positivo”.
-Nelle ultime ore sembrano aver aderito al suo progetto pezzi importanti della maggioranza che ha sostenuto Abramo. Non è che qualcuno sta tentando di “riciclarsi” per non rimanere disoccupato?
“Le ragioni per le quali ognuno di noi pone in essere delle azioni non possono essere ponderate approfonditamente. Gli interessi possono essere i più vari da quello materiale a quello meramente ideale. Io non posso che ringraziare tutti coloro che si esprimono positivamente sulla proposta. Tutto questo ovviamente sarà ponderato dal mio gruppo che valuterà quale strada intraprendere nella competizione elettorale”.
-E’ follia pensare a Donato come possibile candidato anche del centrodestra?
“Valerio Donato non potrà mai essere il candidato del centrodestra o del centrosinistra. E’ un candidato civico, con una proposta che può ricevere adesione da qualunque partito o da qualunque lista civica ma rimarrà una proposta civica con contenuti e programmi ben definiti”.
-Il suo principale competitor Nicola Fiorita sarà il candidato del centrosinistra e ha già lanciato velate accuse di trasformismo. Lei come la pensa?
Bisognerebbe intendersi bene sul trasformismo. Io non ho trasformato la mia identità politica. Forse altri lo avranno fatto. Nelle ultime competizioni elettorali il Pd era in ballottaggio e certamente non è stato appoggiato da Nicola Fiorita. Ciò significa che in questo momento è stato lui stesso a trasformare la propria opinione, modificandola per appoggiare il Partito democratico”.
