Comunali Catanzaro, ecco i nuovi “padroni” della città: promossi e bocciati

Il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso è il vero mattatore di quest'ultima tornata elettorale e Sergio Costanzo si conferma "signore delle preferenze"
Comunali Catanzaro

di Mimmo Famularo – E’ Filippo Mancuso il vero mattatore di quest’ultima tornata elettorale. A Cesare ciò che è di Cesare. Il presidente del Consiglio regionale della Calabria ha conquistato il primo e il secondo posto tra le liste più votate nella coalizione di Valerio Donato. In vetta la “civica” Alleanza per Catanzaro che ha raccolto 3417 preferenze pari al 7,57% con il consigliere comunale uscente Eugenio Riccio riconfermato con oltre 800 voti. Ha preceduto la lista della Lega che correva con il simbolo di Prima l’Italia: 6,37% pari a 2878 consensi in termini assoluti. Il più votato in questa lista? Un altro consigliere comunale uscente, Rosario Lostumbo (879 preferenze). I “fedelissimi” del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Montuoro hanno invece fatto volare Progetto Catanzaro, terza lista della coalizione con il 6%. Curiosamente ai primi tre posti figurano proprio tre uscenti ex Venti da Sud: Emanuele Ciciarello, Luigi Levato e Roberta Gallo. In quinta posizione Antonio Angotti, preceduto da Carmelina Greco. La lista di Forza Italia, Catanzaro Azzurra, è finita fuori dal podio con appena 2656 voti pari al 5,89%. Il primo è Marco Polimeni, ormai ex presidente del Consiglio comunale e subito dopo l’ex assessore Alessandra Lobello. Intorno al 5% anche la lista dei Guerriero, Riformisti Avanti con Giorgio Arcuri e Stefano Veraldi tra i più votati. Il “signore delle preferenze” si conferma Sergio Costanzo che da solo ha preso 1128 voti più della metà del resto della sua lista Fare per Catanzaro. Ha quasi mantenuto la sua promessa il senatore Gaetano Quagliariello visto che Italia al Centro e Cambiamo con Toti hanno totalizzato insieme quasi il 10% confermandosi valore aggiunto.

Il flop del Pd e del Movimento Cinquestelle

Il flop del Pd e del Movimento Cinquestelle

Flop del Partito democratico e del Movimento Cinquestelle tra le file del centrosinistra. Giusi Iemma e Fabio Celia evitano la debacle completa totalizzando insieme 1615 più del doppio di tutti i voti che i dem sono riusciti a racimolare con gli altri 30 candidati. Come da tradizione inconsistente alle amministrative il Movimento Cinquestelle che rimarrà fuori dal consiglio comunale. Al contrario la candidatura di Nicola Fiorita è riuscita a trascinare il suo movimento “Cambiavento” e anche l’altra formazione a lui riconducibile, Mo’ Fiorita. Entrambe sono andate oltre il 7% e avranno una buona rappresentanza nell’aula rossa. In particolare sono andati benissimo l’avvocato Gianmichele Bosco e Daniela Palaia. E’ accaduto più o meno la stessa cosa nella coalizione di Antonello Talerico. La sua lista “Io Scelgo Catanzaro” (4,89) ha scalzato “Noi con l’Italia” di Mimmo Tallini (2,88) con buona affermazione di Raffaele Serò, il segretario provinciale di Azione, il partito di Calenda. In bilico la “talliniana” ex capogruppo di Forza Italia Giulia Procopi. Bocciata Officine del Sud, lontana dalla soglia del 3%. Oltre le previsioni Fratelli d’Italia, la rinnovata lista che ha sostenuto Wanda Ferro. I “meloniani” hanno sfiorato il 5% dei consensi con Annachiara Verrengia che ha preceduto nell’ordine Danilo Romeo e Domenico Costa.

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