“Mi auguro che ci sia una ricomposizione del Centrodestra, che ci sia una volontà di stabilizzare equilibri interni ognuno nei propri partiti”. A dirlo è stata la parlamentare di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, candidata sindaco di Catanzaro per FdI in autonomia rispetto al resto del centrodestra: secondo i dati finora resi noti, a Catanzaro si profila il ballottaggio tra i candidati sindaco Valerio Donato, sostenuto da 10 liste tra cui sigle di centrodestra, e Nicola Fiorita, sostenuto da 5 liste di centrosinistra. Con riferimento al secondo turno, Ferro ha evidenziato: “Per il ballottaggio saremo anche noiosi ma lo diciamo da anni e l’abbiamo dimostrato nei fatti, al contrario di altri, mai con il Pd e mai con il M5S”.
“Qualora si dovesse eventualmente decidere su base nazionale, perché si deve anche capire cosa avverrà a Verona e Parma e altre città, dove magari si potrà ricomporre il centrodestra – ha aggiunto –, ci sarà da capire se ci sono anche le volontà di sposare buona parte del nostro progetto e del nostro programma, battaglie storiche di Fratelli d’Italia come quelle sulla sicurezza, sulle fasce deboli, temi che una volta cavalcava la sinistra ma non li ha mai realizzati. Mi auguro – ha continuato la parlamentare – che ci sia una ricomposizione, che ci sia una volontà di stabilizzare equilibri interni ognuno nei propri partiti, e soprattutto la volontà di non giocare una leadership in funzione delle imminenti politiche ma per il bene esclusivo della città di Catanzaro”.
“Qualora si dovesse eventualmente decidere su base nazionale, perché si deve anche capire cosa avverrà a Verona e Parma e altre città, dove magari si potrà ricomporre il centrodestra – ha aggiunto –, ci sarà da capire se ci sono anche le volontà di sposare buona parte del nostro progetto e del nostro programma, battaglie storiche di Fratelli d’Italia come quelle sulla sicurezza, sulle fasce deboli, temi che una volta cavalcava la sinistra ma non li ha mai realizzati. Mi auguro – ha continuato la parlamentare – che ci sia una ricomposizione, che ci sia una volontà di stabilizzare equilibri interni ognuno nei propri partiti, e soprattutto la volontà di non giocare una leadership in funzione delle imminenti politiche ma per il bene esclusivo della città di Catanzaro”.
“Un risultato nelle aspettative”
“Un risultato nelle aspettative mie e di Fratelli d’Italia, dei candidati che hanno dato vita a una lista di donne e uomini giovanissimi, al 99% alla prima esperienza e con la volontà di essere un’alternativa e un valore aggiunto nel futuro Consiglio comunale”. Lo ha detto la parlamentare di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, candidata sindaco di Catanzaro, commentando con i giornalisti i dati dello spoglio delle Comunali nelle quali FdI ha corso in autonomia rispetto al resto del centrodestra. “Per quanto mi riguarda poi – ha proseguito Ferro – un risultato straordinario considerando che noi corriamo con una lista e il candidato Donato con 10 liste, con il buon 90% dell’amministrazione Abramo uscente, e poi ci sono altri due candidati con 5 liste. Noi abbiamo sostenuto fortemente l’idea di una città che voleva rinnovare in parte la sua classe dirigente e soprattutto avesse le idee chiare su quello che si voleva fare”.
Il ritardo della discesa in campo
Ferro ha poi risposto ai giornalisti che le hanno chiesto il perché del ritardo della sua discesa in campo, avvenuta a poco più di un mese dal voto: “Il ritardo – ha sostenuto candidata sindaco di FdI – è solo dovuto a quello che avvenuto in alcuni partiti, in termini di gravi dissidi interni che la stampa ha raccontato: mi riferisco agli alleati di Forza Italia e ai tanti tavoli ufficiali e ufficiosi che non hanno mai visto, sui nomi messi in campo da tutti, una convergenza tale da determinare realmente un candidato di centrodestra. Ma il ritardo è stato dovuto anche in parte a una classe politica che ancora una volta ha mediato rispetto ad altre esigenze”.
“La volontà dei candidati”
“Se c’è stata una discesa in campo ritardataria, è stata solo per la volontà di allargare. Poi alla fine la scelta è ricaduta su di me – ha precisato – per volontà dei candidati, per volontà dei dirigenti, ma soprattutto per amore dei cittadini. Io non mi aspettavo qualcosa in più, semmai qualcosina in meno: sono onesta, rispetto a pacchetti di voti e vecchie logiche ho scelto davvero una corsa libera, un voto di libertà. Sono soddisfatta e orgogliosa di averlo fatto. Nessuna recriminazione, nessun rimpianto. Farei la stessa corsa con le stesse persone sapendo – ha concluso Wanda Ferro – che quando si vince si deve garantire un governo, un governo stabile di uguali intenti e di uguali progetti”.