Comunali Catanzaro, gli “scontenti” si coalizzano e l’asse Abramo-Tallini-Parente converge su Talerico

La lotta di potere interna all’Udc e la frattura insanabile tra Abramo e De Nisi ridisegna le forze in campo spaccando il centro a sostegno di Donato

di Mimmo Famularo – Scosse telluriche sono segnalate in queste ore tra i partiti di centro che dovrebbero (il condizionale è d’obbligo) sostenere il candidato sindaco di Catanzaro Valerio Donato. In attesa di conoscere le determinazioni in merito di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia, si assiste a un lotta di potere all’interno dell’Udc mentre si è già materializzata la frattura ormai insanabile tra le file di Coraggio Italia dove il gruppo guidato da Luigi Brugnaro andrà per la sua strada e quello di Giovanni Toti e Gaetano Quagliariello dall’altra. Divisioni che seguono quelle di Forza Italia e aumentano la schiera degli “scontenti” in cerca di sistemazione e collocamento. Nasce sotto questi presupposti un nuovo asse formato da Sergio Abramo, Mimmo Tallini e Claudio Parente. Per loro il destino sembra segnato e il progetto politico del presidente dell’Ordine degli Avvocati, Antonello Talerico, funge da calamita. Ma procediamo con ordine.

Coraggio Italia e Italia al Centro, Abramo contro De Nisi

Coraggio Italia e Italia al Centro, Abramo contro De Nisi

Il matrimonio tra il sindaco uscente di Catanzaro Sergio Abramo e l’ex presidente della Provincia di Vibo Francesco De Nisi è stato davvero di breve durata. Come quello tra il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e governatore della Liguria Giovanni Toti. Coraggio Italia si è deflagrata subito dopo il successo ottenuto nel corso delle Regionali. De Nisi è stato eletto a palazzo Campanella, il candidato di Abramo Frank Santacroce no. Il primo, sostenuto dal senatore Gaetano Quagliariello, ha guadagnato sempre più spazio a Catanzaro e oggi è il segretario regionale di Italia al Centro, una nuova formazione politica che alle Comunali sosterrà Valerio Donato con una civica alla quale sta lavorando Andrea Amendola uno dei “grandi elettori” di De Nisi, consigliere comunale uscente ma anche imputato nell’ambito dell’inchiesta denominata “Gettonopoli”. Con Brugnaro è rimasto Sergio Abramo, oggetto di pesanti critiche non solo del centrosinistra ma anche dallo stesso Donato. Come se il sindaco uscente fosse l’unico responsabile del fallimento della sua amministrazione. Vero o presunto. Nelle ultime ore si sono registrati quindi abboccamenti con Antonello Talerico, intenzionato a mettere in piedi una coalizione composta da sole liste di centrodestra.

La “faida” nell’Udc

Lacerata dalle polemiche interne è anche l’Udc dove si è creato un vuoto di potere dopo la caduta di Francesco Talarico, l’ex assessore regionale arrestato e condannato nell’ambito del processo “Basso Profilo”. Il nuovo riassetto voluto essenzialmente da Lorenzo Cesa non è piaciuto al consigliere regionale Giuseppe Graziano che ha contestato soprattutto il “defenestramento” del coordinatore provinciale di Vibo dove è arrivato per fare ordine e per rilanciare lo scudocrociato una vecchia conoscenza della politica locale, Salvatore Bulzomì, ex Forza Italia ma anche ex Coraggio Italia, anche lui in rottura con Francesco De Nisi. L’epicentro dello scontro è comunque Catanzaro dove il coordinatore provinciale Giovanni Merante rema in una direzione mentre il coordinatore cittadino Vincenzo Speziali, forte dell’appoggio di Cesa, viaggia in direzione opposta e contraria. Il primo sostiene e ribadisce la necessità di andare con Donato, il secondo lavora (non tanto segretamente) a un accordo con Antonello Talerico.

Il ruolo di Tallini e la lista di Parente

E qui rispunta Mimmo Tallini, ormai a tutti gli effetti esponente di “Noi con l’Italia” (LEGGI QUI). Il diretto interessato è già a lavoro per la formazione della lista a sostegno di Antonello Talerico. Molti dei suoi “fedelissimi” confluiranno qui o nel movimento di Claudio Parente, “Officine del Sud”, una lista finita nei mesi scorsi al centro di una complessa vicenda giudiziaria. Al suo interno non ci saranno i consiglieri comunali uscenti Pisano e Gironda, già rinviati a giudizio insieme a Claudio Parente nell’ambito del processo nato dall’operazione “Corvo”. A tal proposito lo stesso Talerico ha confermato a Calabria7 che Officine del Sud potrebbe essere tra le liste che sosterranno la sua candidatura a sindaco con una precisazione: “Non saranno comunque candidati consiglieri comunali uscenti ad eccezione di Lorenzo Costa e Giulia Procopi”. Si va verso una coalizione formata da sole liste di centrodestra. “L’Udc? Al 99,9% anche con loro” si sostiene in ambienti vicini a Talerico. Pino Galati per Noi con l’Italia e Vincenzo Speziali per l’Udc di Catanzaro, in ottimi rapporti con Lorenzo Cesa, lavorano all’ultimo tassello: togliere lo “scudocrociato” a Merante e trasferirlo da Donato a Talerico.

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