“La campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale e il sindaco di Catanzaro si preannuncia complessa, a tratti grottesca visti gli elementi in campo”. Lo afferma la senatrice del gruppo Misto, Bianca Laura Granato. “A parte la curiosa coincidenza, al momento, di trovarci davanti candidati sindaco che sono avvocati o professori universitari, o entrambe le cose, c’è talmente tanta confusione – dice Granato – che mi chiedo come potranno fare i catanzaresi a orientarsi. Ci vorrebbe una bussola politica, che non c’è. Mentre viene facile capire perché ci sia una forsennata corsa alla scalata di Palazzo de Nobili: ancora una volta, forse, fanno gola la pioggia di risorse che dovrebbero arrivare dal Pnrr”.
“La coalizione a sostegno di Donato? Una Ong che imbarca di tutto”
“La coalizione a sostegno di Donato? Una Ong che imbarca di tutto”
Granato osserva: “Da un lato abbiamo il centrodestra che deve sciogliere i nodi delle contraddizioni che lo bloccano nell’individuazione del proprio candidato sindaco. Il candidato del post ventennio, che arriva dopo Abramo, che ha governato la città lasciandola ai margini di ogni classifica di qualità della vita. Dall’altro abbiamo un iscritto del Pd, Valerio Donato – ora dimessosi – che decide di candidarsi a sindaco dietro il vessillo del civismo, fregandosene del sostegno del suo partito, e quindi aprendo con gioia le porte a fuoriusciti del centrodestra, senza alcuna remora. La sua coalizione al momento sembra l’imbarcazione di una Ong, e si imbarca di tutto, per non lasciare in mare nessuno: abbiamo indagati, rinviati a giudizio, amministratori che hanno ampiamente dimostrato la propria incapacità di governo, tutti accomunati dall’esasperata necessità di rimanere a galla per difendere affari e affarucci”.
“Catanzaresi stanchi di essere merce di scambio”
“Poi – sostiene la senatrice del Misto – c’è Nicola Fiorita, un non iscritto del Pd, leader di un movimento civico che nel 2017 al ballottaggio non ha sostenuto il partito che oggi lo candida a sindaco preferendolo ai propri iscritti (come Aldo Casalinuovo che ancora resta in campo da candidato forse nell’attesa di chiudere un buon accordo che ne giustifichi il passo indietro)”. Per Granato “sarebbe davvero bello che i catanzaresi che si sono stancati di essere merce di scambio per i comitati d’affari, che vorrebbero vivere in una città pulita, ordinata, dove viene premiato il merito, si mettano insieme per rompere questo degrado. E alzando la testa decidano di cambiare le carte in tavole, rivoluzionare gli schemi. Ci vuole coraggio per portare avanti i sogni. Io ci sono”.