“Come altri colleghi parlamentari che stimo, sollecitata dall’associazionismo sano che per fortuna c’è e cresce in tutta la Calabria, in specie sui temi delicatissimi della tutela dell’ambiente (come presupposto di quella della salute) e della promozione della legalità, mi sento di appoggiare convintamente la candidatura a sindaco di Catanzaro di Francesco Di Lieto”. Lo scrive su Facebook la senatrice del Movimento Cinque Stelle Margherita Corrado.
“Tutte le istituzioni – prosegue Corrado – devono contribuire a non deprimere ed anzi a far crescere la coscienza civile, ad alimentare quella speranza di riscatto che nella nostra regione s’incarna, ormai da anni, nella figura del procuratore della Dda, Nicola Gratteri, di base proprio a Catanzaro. Dare alla città un sindaco all’altezza delle aspettative dei calabresi tutti, sì da affiancare la magistratura nella lotta contro il malaffare con il consenso e la collaborazione della società civile, in una terra dove amministrare la cosa pubblica resistendo alle lusinghe dei prenditori carichi di denaro è più difficile che altrove, non è una utopia e sarebbe un segnale importantissimo di discontinuità”.
“Tutte le istituzioni – prosegue Corrado – devono contribuire a non deprimere ed anzi a far crescere la coscienza civile, ad alimentare quella speranza di riscatto che nella nostra regione s’incarna, ormai da anni, nella figura del procuratore della Dda, Nicola Gratteri, di base proprio a Catanzaro. Dare alla città un sindaco all’altezza delle aspettative dei calabresi tutti, sì da affiancare la magistratura nella lotta contro il malaffare con il consenso e la collaborazione della società civile, in una terra dove amministrare la cosa pubblica resistendo alle lusinghe dei prenditori carichi di denaro è più difficile che altrove, non è una utopia e sarebbe un segnale importantissimo di discontinuità”.
Secondo Corrado un'”analisi lucida degli errori del passato conduce, del resto, necessariamente, a dover dare fiducia a chi da anni persegue obiettivi diversi da quelli che hanno accomunato troppi passati amministratori catanzaresi, partendo invece dal presupposto di dover recuperare la dimensione della politica come servizio ai cittadini, come strumento per garantire equità sociale e benessere condiviso”.